Rassegna storica del Risorgimento
1849-1852 ; DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; EMIGRAZIONE POLITICA ;
anno
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1927
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pagina
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95
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// Comitato centrale siciliano di Palermo (1849-1852) 95
a conciliare le due opinioni, da far restare tutti contenti, noa t*atr- tandosi la quistione, e eiò per non dividere l'emigrazione che professa il princìpio repubblicano in generale.
In quanto, poi, alla gita di Interdonato a Londra, io la credo indispensabile perchè egli riunisce i voti della maggioranza dell' emi- grazione tutta e noi abbiamo già ricevuto lettere di doglianze perchè - Ihterdonato non è sfato inaiato in Loncjfà. Giovannino, tanto quando era costì quanto ora, interrogato se è pronto a far parte del Comi- tato Italiano di Londra, ci ha risposto di si, approntandogli il di 4 più che gli bisognerà di un discreto mantenimento personale in Londra: cosa che gli si era promessa, non potendosi pretendere che soppè- fisca, lui a tutte le spese, mentre va a stabilirsi in quella città per cónto del Paese nostro. Quindi vedi bene che "lui non si niega d'an- darefe ,e>. flSiù, accettando di far parte del Comitato Italiano di Londra viene a sagrifieare in parte la sua opinione e rappresenterà la Sicilia nel senso che l'Isola proclamerà la repubblica,.seguirà il Comitato Italiano di Londra nel momento supremo della rivoluzione, però con 1*espressa condizione di volere risoluta la questione unitaria e fede- rale dalla Costituente.
Posto. titò, vedi bene che i tuoi sospetti sono annullati ed hai fatto male, e mi è doluto molto, il mostrarti poco amico di Giovanni Interdonato per un :senaipi'ice sospetto. E quindi mi auguro che d'oggi in poi penserai rettamente di questo nostro confratello e non t'op- porrai perchè lui vadì in Londra, approntando per com' è di giustizia quei mezzi che è dovere dargli poi come praticano i Napoletani con Saliceti. Cosi noi agendo, rimetteremo la concordia, poiché conten- teremo tutti quei di Malta, ed in Sicilia faremo risentire qualche van- (aggio dei nostri travagli che andranno tutti perduti se per poco <r avranno luogo le rinunzie di Laudi e di Friscia e Carini. Tu iropc-< gnati affinchè ciò non avvenga e farai opera santa, Perdìo! Non fac- ciamo godere i nostri nemici politici i quali ardentemente desiderano lo scioglimento del Comitato e la nostra divisione.
ROSALINO
Il Vasta rispondeva, più risentito che mai, offendendo addirittura Rosalino, che ne pretese soddisfazione.
Riferendosi sempre a quel diverbio, il Friscia tracciava il 12 agosto il seguente ritratto dell'Interdonato: Giovannino non manca né di niente, né di cuore; ma ei può esser tratto non difficilmente in