Rassegna storica del Risorgimento
1849-1852 ; DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; EMIGRAZIONE POLITICA ;
anno
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1927
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pagina
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103
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// Comitato centrale siciliano di Palermo (184.9-1852) 103
due dichiarazioni da Tontinaso1 e da ine. che avessero attestato quale influenza avesse spiegato Giaatiniiio stì noi in riguardo al Comitato. Queste dichiaraziòn aggiungeva,, ssaranno irrecusabili testimoni! tra uomini d'onore o a restituire illeso l'onore di Giovannino, 0 a con- fonderlo con gli altri tristi.
,* Qui, dopo che Carini disse molte cose sugli impegni e sulle fa- tìche di Giovannino, cominciò Michele dal dichiarare che ei era stato primo a manifestare que' sospetti avverso Giovannino mentre av- Vedutamente Luigi non aveva parlato allora né di lettere di Michele, né di Abramo e cominciò a tessere la storia ben lunga delle con- getture.
Giacinto ebbe a ribattere alcune asserzioni, a correggere e ridriz- zare tal altri fatti esposti da Michele,
Entrava quindi Abramo a parlare d'intrighi, d'idee di dominare 1!, accusando ancor la lettera da lui scritta in proposito a Rosolino, in conseguenza di quanto aveva potuto sospettare a carico di Gio- vanni nói
Intanto, fatti, lettere, assicurazioni di Giacinto di molto rilievo stavano a fronte di congetture, sospetti e calunniose e non fondate imputazioni. Perciò Abramo e Michele, imbarazzati, si alzavano e vo- levano, sul pretesto dell'ora avanzata, troncare la discussione, ma Luigi protestava che ad ogni costo avrebbe dovuto finirsene in quel <t giorno, e che perciò esigeva si sentisse la dichiarazione di Tommaso. Il quale affermò che, per simpatia, per forza magnetica o per altro, ei sente moltissimo l'influenza di Giovatfrunjaj il quale con tanti suoi sforzi era solo potuto riuscir* a farlo rimanere nel Comitato per qual-* che tempo; che potè solamente dar la sua dimissione, perchè libero dall'influenza, quando Giovannino partì per Versailles; che Giovannino e parlando con lui, difendeva le opinioni degli altri, mentre in faccia a questi favoreggiava le opinioni di lui per poter così, evitando gli estremi, spingerli alla conciliazione; che, perciò, quello, che avrebbe potuto esser causa di sospetti, figa;,, anzi, l'ingegno con cui ei si ado- perava per ottenere che, fatte scambievoli concessioni, si mantenesse il Comitato.
Allora, Michele disse essersi ingannato, giudicando proprio su quelle cose, che aveva Tommaso fatto rimarcare, e che, mentre avreb bero potuto esser causa di sospetti forti, facevano risaltar meglio l'o- pera e l'accorgimento di Giovannino.
Abramo voleva aiutarsi ancora. Ma cosa fare?
4 II disdirsi era inevitabiiìev portate le cose in quel modo; : la di-