Rassegna storica del Risorgimento
1849-1852 ; DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; EMIGRAZIONE POLITICA ;
anno
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1927
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pagina
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104
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io,}.
Eugenio Casanova
sdettav *M comune consenso, come succiente oddisfèziojie, veniva ac- cettata e stabilita, secondo si è stala mandata. Sei contento?
Luigi non poteva condurti. compiere meglio, che come-Ài l'ha fòt5> gi incarichi avuti* Sa soddisfatto te e fatto risaltare la tua amicizia e generosità* na; trovato niodo di far maggiormente rilucere If'onore di Giovannino senza metterlo al cimento di avvÈtù- rarsi ad un balordo duello...
Per conto mio, ti dice?, che io non sai soddisfo dell'accoro oda- mento del Comitato. Non recedo di quanto.' Vi ho scritto. Io accetto, l'accomodo solo come un sacrifizio ìmpès'feoM da amici, che, come amantissimi delle cose nostre e amatissimi :<) me* avevan dritto d'ira- pormelo. Voglia il Ciel che-: -ibftiii'-l Però non so lusingarmene. A3' fatti, dobbiamo sempre rigirarci nella ìa de* meschini; accomodaci menti e delle mezze misure. Amen !
E, due giorni dopo, soggiungeva:
Protesto efe a scanso d'ogni menomo equivoco nessuna difte- renza d* opinioni, meno che sul conto del C. che si riattacca alle let- tere mie precedenti ed a! férmo mio modo di veder tuttora delle cose nostre, è esistito tHg me e Luigi (soltanto nell'eseguire amichete volmente l'incarico tuo, credette infime un eccessivo risentimento per le offese fatte a Giovannino; ciò chedipese dalla mia ignoranza delle Cose cavalleresche .e dall'amicizia chey nutro per l'Interdonato); X>ÌQ; << posto, io ti ripeterò, parlando ad uomo de' miei prìncipii, della mia fede ed amicissimo mio, .che* nonché utile, dannoso io reputo questo precario accomodamento del GTl Rosoliuoif Il fatto del suffragio uni- versale, di che.menammo vanto, dopo tanti stenti, e del quale1 tfèi Tommaso volevamo trar giusto profitto per far qualche cosa di' bene in servigio del nostro paese, è distrutto. Tommaso, che più che gli altri ne ritraeva, non è più con noi; ogni influenza morale, dojp.oj quanto sii iè balordamente passato, l'abbiamo perduta, oltre ehe, es- sendosi denegato il jipirjneiipioc donde si voleva conciliare imponenza agli atti nostri, saremmo un corpo senza anima. Ci riduciamo al più, <t a rappresentare un partito; e questo, persuaditi, non è bene ancor rappresentato dai quattro; Siamo un anello di comunicazione del jw N.? =-r- e perciò solo non occorrerebbe esser cinque e chiamarci C. 4 Piij, a comunicar che, siam serviti in 8 mesi?' Éjjse un partito, or- -dopo: il fatto ed il detto, ci riduciamo a rappresentare, perchè non 4 meglio sciogliere questa accozzagli che I'essenz''.dei! ipartito non e- saltarci ente ritrae e che pur conserva l'origine' del suffragio universi sale; di che però noti può farsi forte a dare inponenza a' suoi atti?