Rassegna storica del Risorgimento
1849-1852 ; DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; EMIGRAZIONE POLITICA ;
anno
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1927
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pagina
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106
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io6 Eugenio Casanova
.meato, sarà leaìlssimo la mantenerlo,; tua potrò lusingarmi di itì- contrare in loro la stessa lealtà* ò potrò io :<a?fidiere che non si lasce- ranno essi or dippiù dominare da quella influenza che li indusse a quegli atti die poi fruttaron loro tanta vergogna? Debbo tenermi n awedutissima guardia: ed essi che pretesero vedere e far credere1 fai me dell'aliena influenza, di buona o di malaféde, si riterranno dal so- spettare di mè'T é senza scambievole e reciproca fiducia si potrebbe camminare?' J'Q,,. mio carissimo, no B la nostra jattjiyità, la nostra im- potènza Sarà lo sconfòrto' vero del paese e il trionfo de' nostri nemici... Ore 4: Stamani siamo stati uniti; ed abbiamo, dopo tante chiac- chere, tratto Tommaso a non esser del tiitto diviso da noi. E un meno male 1... frv
In seguito alle pratiche di Luigi, il Vasta, come si è letto,,scrisse la propria sconfessione al pilo.;: e questi in data del 18 agosto -gl'i ti spondeva ;:
MÌOÌ :earo Abramo,
La tua del 13 corrente mi è giunta graditissima. 11 potere ri- risentire affetto ed amicizia per come prima per te mi ha reso lieto. Spero che mai più accadrà fra noi, che ci siamo stimati quasi fra- telli, equivoco alcuno; ed io sono gratissimo a te al mio Luigi << principalmente perchè riuscì a togliere di mezzo un fatto tra noi che <c dovea risultare scandalosissimo.
Ti son grato per la consegna della mia del 18 fatta al sufci;- ferito comune amicoj: -ed io allo stesso scriverò di ridurre in pezzi la tua che provocò la mia del 18 -e la risposta a quest' ultima. Così non rimarrà traccia alcuna del disgustoso accaduto e noi ritorneremo ad esser fratelli per come lo siamo stati fin dal 1, giorno che ci co- nobbimo.
Mi auguro bensì che, d'oggi in poi, penserai d'Interdonato di- versamente del come per un momento ne pensasti a causa di equi- voci; e, ritornando la confidenza tra :itol potremo far qualche bene per il Paese, al quale apparteniamo. Per là qual cosa ti prego di av- vicinarti a Laudi e Frisda, togliendo così ogni malumore. Fatighia- mo provvisoriamente alla meglio ! Diamo mostra che siamo uniti ! Cosi i nostri nemici politici si increperanno; è noi rideremo di ve- derli fallire nei; .loro disegni !
Addio, mio caro, scrivimi presto e credimi
tuo amico fratello ROSALINO