Rassegna storica del Risorgimento

1849-1852 ; DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; EMIGRAZIONE POLITICA ;
anno <1927>   pagina <120>
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i2o Eugenio Casanova:
l Commissari di Genova;! "(* secondò esso, lo. trattavano con so­verchia famigliarità,
E mentre scriveva Londra per chiedere quei fondi, che né il ba­rone Friddani, né alcun altro Estendeva concedere;1 accoglieva con applausi le adesioni del Raeli e del Settimo all'idea repubblicana e con indignazione il supposto passaggio dello Sierbiniv :deli Sirtor4 del Eer-nuschi e del Ferrari alle idee del Ricciardi; dirigeva le sue dignitose rimostranze agli asaìcì Cui Genova; i quali naturalmente, non avendo mai immaginato di dover ricevere tale intemerata, vi risposero in modo da farlo ricredere.
Particolare Parigi iVi ottobre 5 p, m. (1851V
Rosolino fratello,
<s Secondo avrai veduto dalla mia jggrittati e speditati oggi, seb- bene l'avessi cominciato il 9, ci siamo oggi r4utìit, ed jjó. che avrei dovuto scriverti due parole, secondo ti promisi, per' ispedirti la let- tera di Sicilia, mi interterrò teco un pochino a darti conto dì qual- che ridicolo incidente. Alla lettura della vostra lettera e delle com- municazioni di Sicilia si credette vedersi interamefyjjé; offesa la nostra dignità, usurpata la nostra autorità; si disse : ecco avverato quello che prima avevamo solamente temuto1. Noi non siamo rieono- scinti in Sicilia, non siamo calcolati in Genova; noi non vogliamo né essere secondi, né consociati (sic). SiamOJ ,0; non slamo;? Da Sici- lia non si scrive che a Genova. Da Genova sì fa qujBÌ; che si vuole. Perchè si volle dunque che noi fossimo costituiti in Parigi? e qui proposte di scriversi in Sicilia per riconoscere la nostra assoluta ed alta autorità; di spedirvisi le corrispondenze per colà suggellate, : e col cachet de sureù (ridi); e poi si temeva che quando vi si raan- dasse la corrispondenza suggellata, avreste potuto non mandarla. Che potevano valere le difese, le dichiarazioni che io mi impegnava di dare per voi? Al che poi non metteva né metto importanza, sempre < pronto però a non lasciar passare nesssuna cosa che potesse o/ffen- dervi 0 che potesse mostrarvi capaci d' una ambizione che non avete avuto né potete avere, e che d'altronde sarebbe così buffona e ri- di col a. Io son con voi della stessa pegno. Le mie dichiarazioni li fe-
cero tacere ma non li dissuasero; e vedrete il nuovo contegno che si
assumerà dalla lettera che vi si scriverà nella prossima settimana, e dal resto che si scriverà in Sicilia. Sono cose buffe? Le noto perchè
tu ne rida e non ci attenda 0;CÌ badi più oltre.