Rassegna storica del Risorgimento

1849-1852 ; DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; EMIGRAZIONE POLITICA ;
anno <1927>   pagina <121>
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< Stamattina, alla riunione, ieuii CHIera Tommaso, ma alla quale
* era,; stato, chiamato lo storico Giuseppe perchè ci comunicasse le sue ispirazioni sul dubbiò. di doversi: mandare le istruzioni per la interna organizzazione, si parlo; dì mezzi: ed eccoti gli scogli tra' piedi, che aveva preveduto Tommaso, ed i rimproveri miei per la Faccenda di Friddanfo ed ef non aveano a fiatare: e quindi risoluzione di richiesta di mezzi a Londra e promessa di andare da Friddani,
Sarà una lettera -che sì scriverà a Londra senza frutto o tutt'al- più per- avere da- qui ai gualche mese un 500 franchi ? una comica gita di Michele e del venerabile Mariano dal barone per ridersi forse, non per richiedere ;<uel che :si vuole, della buaggine de' supposti gonzi che si affidano all'opera loro. Mi intendi, mio caro?
Si pregò lo storie*;, membro del comitato di Parigi, ad inter-<s porre favorevolmente per noi presso il Comitato Nazionale ed ei si è degnato di accogliere la preghiera; e quindi ci ha fatto communi--cazione d'una lettera di Raeli che parla di repubblica, di unità, di azione, del comitato, di direzione da darsi alla Sicilia, e dell'adesione di Settimo; al republicanismo, all'unitarismo e tutto quanto altro; 0?
* lesse a lui proporsi pel nuovo Governo. Evvina ! abbiamo anche noi r 1 Decembrìtlards, i prorogazionisti I Non una parola su quello che scriveste per la gita di Giovannino. Quel capitolo passò come se non fosse staio parte della* vostra lettera. I mezzi che non sanno procu- rarsi e la persona che non vogliono.. Io; IfeprnerÒ; ;sul proposito.
Stamattina, incontratomi conjlterbini, abbiamo parlato del nuovo
* proclama che ti mandai ieri. Fa lega con Sirtori, Cernuschi e Fer-* rari, che o sono uniti o si uniranno col partito Ricciardi Povera Italia 1 Povera Patria nostra* iSSt avesse a sperar bene, 0 non potesse averne per altro mèzzo, che per quegli uomini, che si dicono affaccen-
* darsi per lei! Manco male che il mondo si trascina per moto proprio < e per le spinte de' nostri nemici* e l'opera loro se può deviarne il corso alcun poco non vale né ad arrestarlo, o a fargli cangiar di-re-
* zione. Da un qualche mese -che mi son messo in mezzo, per non .-. saper che fare, ed ho potuto sentire gli arrabbiati e gli onesti d'ogni partito, che ho potuto veder cogli occhi proprii, udir colle proprie orecchie e toccar colle mie mani, posso assicurarti senza pericolo di f sbagliare, che la massima parte degli uomini, che ebber parte agli av-Jt vcniraenti del S, ove potessero dominare quelli del '52, vi porte- rebbero le stessè tendenze o gli stessi errori o alcun che di non