Rassegna storica del Risorgimento

1864 ; COMITATO NAZIONALE ROMANO
anno <1927>   pagina <124>
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accordarsi col Pontefice:iètotJejiD ctìsi origine le varie fissioni a Roma. Ma queste fallirono come i progetti: del Barone Rieasoh tendenti a creare nuòvi rapporti tra .Stato e èMèsy sulla base della liberti. Colla caduta del Ministero Ri caso] ì cessò la 'fase dei tentati -aecordìi. Inaspri­tasi la questione: 'dop; asprontotìte,. .jpsfve itìtopórtunc lasciarla sospèsa; per risolverla, nulla di ftotevoie; Fu; tentato:' 'fino alla primavera del f.
In quest'anno- Vitto.su> Emanuele trattava foi MazzM è Garibaldi per la liberazione della Venezia. A farla precedere alla questione cor mana il Sovrano era forse 'àMtò dai suoi principi profondamente cat-tolici, dalla consapevolezza delle maggiori difficoltà, che la seconda pre­sentava. Sull'opportunità di tale precedenza concordava il Mazzini: una volta eliminata rustri dall'Italia piangevole sarebbe stato risolvere la questione romana;*
Garibaldi si agitava, pronto ad accorrere dovunque vi fosse spe? ranza di sommossa tendente a ràggiung-ére le due mete agognate, non facendo differenza tra l'una e l'altra; solo, non sapeva adattarsi ad uno stato di inattività, che reputava colpevole inerzia.
Intanto la salute di Pio IX destava apprensione. Il male, che da lungo tempo lo affliggeva, nella primavera del '64 attraversò una fase acuta. Ma anche su tale argomento le vóci erano discordi: secondo i liberali, i giorni del Pontefice erano contati e bisognava prevedere come imminente un Conclave;,secondo i seguaci del 'Vaticano, Pio IX godeva ottima salute.
In realtà, Egli era stato assalito da un attacco del male, attacco-che quella volta si presentava In forma aspra, dando così luogo alle esagerate previsioni dei liberali.
Il Presidente del Consiglio Mughetti, prestando ascolto a queste no­tizie, opinava che imminentemente dovesse aver luogo un Conclave. Quindi riteneva necessario, e con lui era d'accordo il Ministro degli Esteri Vi­sconti Venosta, che la questione romana fosse di nuovo oggetto di at­tento studiò e qualcosa sì" Concretasse} còlla Francia prima dell'eventuale morte di Pio IX: se così non si fosse fatto ed il Governo Italiano si fosse lasciato cogliere alla sprovvista dalla morte del Pontefice, la soluzione della questione romana avrebbe patito un forte ritardo. Da qui l'origine delle trattative tra Italia e Francia, che culminarono; snella Convenzione di settembre.
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Perdute le Legazioni, le Marche e l'Umbria, lo Stato Pontificio era ridotto al dolo Lazio, territorio troppo limitato per soddisfare i bi-