Rassegna storica del Risorgimento

1864 ; COMITATO NAZIONALE ROMANO
anno <1927>   pagina <125>
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Il Comitato NasionaU Romano ed il Governo italiano 1.25
sogni di tuia grande città. A ciò si aggiungeva la scarsa produttività dell'Agro Romano, allora completamente incolto,, la mancanza delle :invj dustrie, la scarsità della popolazione;
Roma, che aveva raccolto in sé tutte le forze di un immenso im­pero, cultori insignì delle arti e delle Ietterei atftefteì che avevano im­presso nel marmo o effigiato col pennello, opere indelebili, m era nel '6o che un pallido avanzo della passata, splendente grandezza. La sua decadenza avrebbe sempre progredito; solò- Ufi1 radicale cambiamento di regime, conforme alle esigenze dei tempi nuovi, poteva arrestarla.
Di fronte al movimento unitario italiano qual'era in Roma l'atteg­giamento delle varie Glassi aerali ?
L'aristocrazia, nella; grande .maggioranza, era ligia al Governo Pontificio: sorta all'ombra dei Papi,da essi ebbe onori e ricchezze, da essi la forza ;gfaj la reje potente, il prestigio che la distinse dalle altre classi sodali. Era quindi spiegabile che questa classe, per princi­pio, fosse avversa ad un regime liberale, che avrebbe generato una ra­dicale trasformazione. Tra i nobili vi furono però eccezioni : alcuni, as­sertori dell'idea unitaria, alla causa italiana diedero largo appoggio.
Il popolo generalmente non fa politica, se e sobillato segue chi riesce ad esercitare su di tesOv una. prte influenza; il popolo si ribella quando il regime a cui è soggetto gli è insopportabile. .11' tale- non era la condizione del popolo di Roma. L'affluenza dei forestieri, attratti dalla grandezza delle antiche memorie .e-dall'essere Roma il centro del mondo cattolico, era fonte di lucrò, .per il popolo romano. Modesto era il con­sto della vita. Numerose le istituzioni di beneficènza?", come ospedali, ri­coveri, orfanotrofi ecc. Il Monte di Pietà sovveniva largamente; il Va­ticano distribuiva sussidi ai bisognosi ed anche i conventi, le parrocchie ne elargivano. Il popolo, quindi, limitando le sue esigenze alla vita ma­teriale, poteva vivere, senza avere però la possibilità di progredire. Il Romano, inoltre, calmo per indole e dotato eminentemente di spirito pratico, amava il quieto: vivere. D.a secoli era1-soggetto al Governo Pon.-tificio ed il vincolo della tradizione lo legava ad esso, pur rendendosi conto, nella sua svegliata intelligenza, dei vantaggi che avrebbe rice­vuto da un regime conforme ai tempi mutati.
La classe che' agitava, che cospirava era la borghesia. Essa, nella maggior parte,: -era sensibile al movimento unitario ch'é" :.i; svolgeva1,1 flette penisola, moviménto che era frutto di un lento lavorio verificatosi nel popolo italiano e che perciò; Aveva radici ben profonde; Nel *6o Punita italiana aveva fatto grandi progressi e, secondo le aspirazioni dei pa­trioti di allora, avrebbe potuto dirsi compiuta quando il Veneto, il Tren-