Rassegna storica del Risorgimento
1864 ; COMITATO NAZIONALE ROMANO
anno
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1927
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pagina
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129
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// Comitato Nazionale Romano ed U Governo Italiano rào.
nali, di opuscoli o facendo una propaganda verbale, di tener vivo in Roma il fuoco dell'amor patrio, del sentimento unitario. Tentavano demolire il Governo Pontifìcio, psr quanto loro fosse possibile, mettendone in rilievo le manchevolezze* spesso anzi, a scopo partigiano, esagerandole : dell'aspro linguaggio: che verso di esso usava il Comitato se ne ha esempio negli articoli della Cronaca dei Romani e Roma dei Romani (i).
Ma il Governo Pontificio, che si rendeva conto di quanto dannosa fosse una tale opera di propaganda, attentamente vigilava: questa la ragione per cui erano tenuti segreti i nomi dei componenti il Comitato.
Esso prendeva parte agli avvenimenti della penisola, promuovendo quelle iniziative che, in certo qual modo, avrebbero giovato alla causa italiana* Così* 3ÉT inMo del '59, deliberò di far note, con una memoria, al Conte di Cavour le aspirazioni dei liberali romani e di domandargli quale condotta essi avrebbero dovuto tenere in caso di guerra. La me-morlav redatta dal Checchetelli, fu consegnata da Raffaele Caraffa e da Tito Lopez al Ministro piemontese, che apprezzò i sentiménti in essa espressi, pur dichiarando che, per allora, nulla poteva rispondere.
Alla guerra del '59 parteciparono circa 5.500 volontari dello StatOi Pontificio che, in gran parte, furono sussidiati dal Comitato. Terminata la guerra, fa stabilito di presentare due indirizzi di omaggio, l'uno a Vittorio Emanuele, l'altro a Napoleone. Md a tale manifestazione parteciparono anche patrizi romani come il Duca di Sermoneta, il Principe Francesco Pallavicini, Augusto Ruspoli, il Conte Paolo di Campello.
Molti degli aderenti ;ali Gomitato furono esiliati in epoche diverse (2); nel! *2 dovette allontanarsi da tRómà lo stesso presidente, Giuseppe Checchetelli.
Nella primavera del '64 il Centro fu riformato e risultò composto dì Giovanni Costa, avv. Luigi Dubino, avv. Antonio De Dominicis e Nicola Farnese. Teneva sedute settimanali, o in casa del De Dominicis o nello studio del Costa.
r) t due giornali furono pubblicati a cura del Comitato Nazionale Romano: del primo nove numeri dal 24 giugno '63 al 31 luglio '64, del secondo fu ini-, data la pubblicazione il 26 gennaio '6S- Il Comitato pubblicò anebe un giornale di caricatura: Don Pi rione redivivo .
(2] Nel '59 Tito Lopez e Giuseppe Rasinelili, quindi Pietro Camporesi, Felice FerYff Vincenzo TittonI, Luigi Silv.esLreflIi, Annibale Santangeli, Luigi Mastri-cola ed altri.