Rassegna storica del Risorgimento
1864 ; COMITATO NAZIONALE ROMANO
anno
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1927
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pagina
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134
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'34
Isabella Bellini
Complessa era quindi l'opera che svolgeva il Comitato Nazionale Romano, inspirandosi sempre alla politica seguita dal Governo Italiano.
LE RELAZIONI TRA IL COMITATO NAZIONALE ROMANO ED IL GOVERNO ITALIANO PRIMA DELLA CONVENZIONE DT SETTEMBRE
Il membro più influente del Comitato Nazionale Romano fu Giuseppe Checcheteili (i), il quale nel '62, per evitare il carcere,, i allontanò da Roma, stabilendosi a To.rinov dove aveva frequenti contatti coi ministri e, particolarmente, con quello dell' Interno. Più intense divennero le relazioni nella primavera del '64, quando imminente appariva la morte del Papa, ed il Governo Italiano desiderava si svolgesse una azione in Roma.
Cogli Amici Romani il Checcheteili aveva uua corrispondenza assai attiva: comunicava loro i desideri governativi sulla condotta da tenere in Roma e gli amici rispondevano concretando progetti. Inoltre,
(1) Giuseppe Checcheteili nacque in Roma il 25 novembre 1823. Laureatosi in giurisprudenza, dopo avere esercitata l'avvocatura per un triennio, l'abbandonò per dedicarsi agli studi letterari. Partecipò alla prima guerra d'indipendenza e, ritornato nella città natale, si: trovò presente all'assassinio di Pellegrino Rossi ed alla partenza del Papa per Gaeta. Proclamata la Repubblica Romana, benché non parteggiasse per siffatta forma di Governo, l'accettò come la sola che, in quel moménto, si potesse tentare, apprezzando il vantaggio che poteva derivare alla causa italiana dalla partenza di Pio IX da Roma. Ma il Governo repubblicano ebbe breve durata ed il Checcheteili fu tra i primi cinquanta cittadini ai quali la polizia pontifìcia impose il precettò politicò, che consisteva nel non poter uscire di casa dall'Ave Maria all'alba e nel non potersi allontanare da Roma senza permesso.
11 io. febbraio '50 fu arrestato; e condotto al forte Si Angelo sotto l'accusa di ritenere libri e carte, che davano sentore di tendenze antipolitiche. Dopo oltre tre mesi, il 28 maggio, il Tribunale della S. Consulta ordinò che il Checcheteili fosse liberato dal carcere e passasse a disposizione della Polizia per le ulteriori provvidenze *. (Ri "dòfe I, fl*
Costituitosi il Comitato Nazionale Romano, Giuseppe Checcheteili ne fece parte, divenendbnei seguito presidente. Scoperta che ebbe la Polizia Pontifìcia la sua partecipazione al Comitato, spiccò contro di lui un mandato d'arresto; Egli rimase nascosto per qualche tempo in Roma ma, perdurando l'ordine d'imprigionamento, nel '62 fuggi stabilendosi a Torino ed in seguito a Firenze, ove continuò a dedicare gran parte della sua* àttM alla causa italiana. Per varie legislature rappresentò al Parlamento il Collegio di Tolentino. Morì il 20 marzo 1879.