Rassegna storica del Risorgimento

1864 ; COMITATO NAZIONALE ROMANO
anno <1927>   pagina <141>
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// Comitato /fazionati: Ramano ed il Governo Italiano 141
che, per allora, non pareva potersi sperare ed il Ministro replicò che non avrebbe usato la parola * Sperare a? è! iche non. sarebbe stato dannoso il noto avvenimento avesse ancora ritardato. In quanto al progetto inviato dal Checchetelli, l'Alibrandi confermò, al Ministro come. t Gomitato ibsse fermamente decìso ad attuarlo e come alla esecuzione di esso si stesse preparando con alacri. lEJopo aver udita, con visibile compia­cimento* itale assicurazione, il Ministro ripetutamente incaricò il membro del Comitato di raccomandare agli amici specialmente la parte pacifica e legale del programma la quale isola, a suo giudizio,, poteva fornire un addentellato e servir di base a negoziati diplomatici od anche ad importanti deliberazioni parlamentari .
Sì vive furono le raccomandazioni del Ministro all'Alìbrandi per l'esecuzione del progetto, che questi pose la questione se, dandosi il caso che il Comitato non avesse potuto riuscire nella parte legale senza ri­nunziare all'altra avrebbe dovuto': abbandonare questa pel buorurisultato di quella. Ed il Peruzzi: a meno che la manifestazione popolare non debba riuscire di una imponenza evidente, sarebbe meglio deporne af­fatto il pensiero piuttosto che compromettere con essa la manifestazione legale, beninteso che la buona riuscita dell'una e dell'altra riman sempre l'ideale dei desideri comuni. Per le provincie, il Ministro raccomandò, invece* la seconda parte del programma e, jsopràtutto, la simultaneità e generalità del .movimento, insistendo che, tanto a Roma quanto altrove, si badasse bene ad evitare ogni conflitto, o per dir meglio, ogni pro­vocazione verso i Francesi; del che non mancai di fare, scrive l'Ali­brandi agli amic dà parte vostra le opportune limitazioni e riserve . Egli espose al Peruzzi ciò che il Comitato attendeva dà lui e che si riassumeva in fiducia, favore e materiali di duplice specie . Inóltre è convinto del come il Governo non voglia affidata ad altri che a loro la direzione delle cose a Roma . La sola riserva fotta dal Governo è stata quella di'inviare nella capitale pontifìcia degli agenti segreti 'per finì speciali.
Il Comitato emanò tìorme (x P*c a manifestazione politica, che avrebbe dovuto aver luogo nelle Provincie ancora soggette al dominio pontificio* Tale manifestazione doveva imprimere nuova forza all'opera diplomatica del Governa, Italiana [jp/er affrettare la soluzione della que­stione romana. Bisognerebbe, secondò le istruzioni del Comitato,'evitare ogni collisione eolie truppe francesi. Nelle località ove sono vf sarà i' Plebiscito, L'attitudine che prenderanno i Francesi determinerà, se repressiva, lo seiogUmento dell' assembramento popolare senza resistenza
(1) V. Busta n. xa8, fase. XLI11, n. 49.