Rassegna storica del Risorgimento
1864 ; COMITATO NAZIONALE ROMANO
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1927
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Isabella- Bellini
alcuna, se passiva, il tifare innanzi con nuovi atti diretti ad esautorare di fatto il Governo Papale, fino a che i Francesi non intervengano atr tivamente . La circolare stabilisce la formula delle schede ed il modo come dovrebbe eseguirsi la votazione. Un movimento insurrezionale, si' effettuerebbe nei luoghi ove non sono Francesi. I Municipi si costituirebbero in Giunta provvisoria di Governo, oppure sarebbe nominato un Governatore provvisorio. Le 'Giunte od il Governatore chiamerebbero il popolo al suffragio universale. Nelle istruzioni è tracciata la condotta che le Giunte e l'emigrazione, la quale avrebbe varcato armata i confini, terrebbero sia con le truppe papali che con le francesi. La manifestazione, pacifica o armata, perchè raggiunga lo scopo enunciato nel principio delle istruzioni, è necessario sia non solo generale, ma una e simultanea in tutte le località delle diverse provincie, ed il Comitato indica come ciò possa avvenire (i).
La conferenza, desiderata dal Checchetelli, ebbe luogo a Forlì nella prima decade di agosto !ÌJ2jj; e riuscì, sia nella forma che nella sostanza, di piena soddisfazione del Checchetelli, dell'Alibrandi e degli altri intervenuti. In fondo può dirsi che essa non ad altro è stata utile che per cadere tutti d'accordo sul programma che voi già conoscete ed accettaste pienamente, sul quale Flaminio (3) può avervi confermato che io, nel sottoporlo al vostro consiglio, non fui che fedele relatore di quanto il Governo crede necessario sia fatto da Roma per cooperare efficacemente all'incarnazione delle proprie aspirazioni. Ed esso può avervi dato a conoscere che se io insistetti specialmente sopra II compimento di uno dei fatti propostivi nel programma, ciò accadMfiv perche appunto su d'esso il Governo conta come su cosa di principalissimS im-
(1) Il Rappresentante a Napoli aveva fatto stampare dei proclami, approvati dal Comitato, che avrebbero dovuto essere distribuiti nei paesi situati lungo la via ferroviaria Roma-Napoli, appena avvenuta la morte del Pontefice. Gli emigrati a Napoli, che si sarebbero diretti subito verso Roma occupando i paesi che attraversavano, avrebbero provveduto alla distribuzione. V. Busta n. 128, fase. Vili, n 2. Lettera di Cajo (C Caducei) a Flaminio (L. Alibrandi) Napoli, 27 giugno '64.
(2) V. Busta n. 4., fase. 1, n. 7. Lettera di Flavio 1 ai membri del Comitato Nazionale Romano. Livorno, 9 agosto '64.
(3) L'avv. Luigi Alibrandi (Flaminio) non era stato esiliato, ma fu dalla Polizia Pontificia solo annotato tra i sospetti politici. Come nel luglio erasi recato a Torino, cosi intervenne alla conferenza e, tornato a Roma, potè riferirne l'esito agli amici.