Rassegna storica del Risorgimento

1864 ; COMITATO NAZIONALE ROMANO
anno <1927>   pagina <144>
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Isabella Bellini
partito e del paese ; aderì all'azione governativa quando comprese che questa corrispondeva col suo modo di vedere (l);
Fino al '61 il Comitato potè sopperire alle spese. In seguito non ne ebbe più la potenzialità; chiuse, infatti, il bilancio del '63 con grave deficit. Perciò dovette ricorrere al Governo 'Italiano, che elargì un sussi­dio mensile, la cui misura variò a seconda dei ministeri che erano al potere;
LE RELAZIONI TRA IL COMITATO NAZIONALE ROMANO ED IL GO­VERNO ITALIANO DOPO LA CONVENZIONE DI SETTEMBRE.
Si giunge così alla seconda decade di settembre. Ci avviciniamo alla conclusione delle trattative con la Francia, già da tempo note al Checchetelli. Difatti, fin dal 9 agosto 1J scrìveva agli amici: A mo­menti sapremo qual successo possa aspettarsi dalle trattative di cui vi deve aver scritto anche Flaminio, L'Imperatore è giunto il 7 a Saint-Cloud. Questo vi posso aggiungere, che il generale La Marmerai attende in Svizzera gli ordini del Governo, se debba egli recarsi a Parigi per prendere de' concerti militari .
Il 12 settembre (3I il Checchetelli comunica al Comitato che, tornato a Torino ed avendo conferito con quasi tutti i Ministri, con estrema riservatezza è stato informato di quanto si-eencofcdava tra Italia e Fran­
ti) V. Busta n. 4, fase. I, n. 6. lèttera Flavi I ai membri del Comi­tato Nazionale Romano. Torino, 1 agosto '64* :* Qra dunque giova ricordare che il Comitato non è una emanazione del Governo, ma sì bene del Partito e del Paese. Così si è sempre considerato, e perchè si è appunto considerato così, è stato sempre tenuto in cale (dal Governo), come una vera forza da cooperare efficacemente al fine che esso ha comune col Governo. Quando vide che il Go­verno di Torino si avviava là ùmnesso; Meneval Partito Romano si rivolse a lui spontaneo, dicendogli: sono eoa voir,> Ma, forte della suayorigine, trattò con esso come amico, tanto pio che sino al 1861, ad onta di gravi spese che spe­cialmente nel '59 ebbe a sostenere, pptè uon solo sopperire ai suoi bisogni, ma concorrere eziandio con varie..... Le circostanze! mutarono, ma esso badò sem­pre a salvare, non tanto la dignità propria., come particolare aggregato d'indi­vidui, quanto quella di rappresentante del Partii ;e :di Roma *;t
(2) V. Busta ri. -4;,i ifasc, 1, n. 7. Lettera 4t Flavio I ai membri del Com. Naz. Rom,. Livòmoi* agosto 'fife,
(3) V. Busta u. 4, fase. I, n, 11. Lettera; d'efeStesso. Torino, ra settem­bre '64.