Rassegna storica del Risorgimento

1864 ; COMITATO NAZIONALE ROMANO
anno <1927>   pagina <148>
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Isabella Bellini
nistero, che spera manterrà integralmente la Convenzione (ij e che verso il Comitato Nazionale Romano sarà animato dalle stesse buone disposizioni del precedente..
Il Lànzà,- muovo minififico dell''Interno, secondo il rappresentante del Comitato, è di natura un po' gretta- Ma questa, credo, sarà nella necessità di modificarsi a vostro riguardo, appunto perchè sia fuor del sospetto étié la parola Roma detta assolutamente dà Torino sia sin­cera, .Sìa iip vero programma non un pretesto .
Il Checchetelli ignora se il nuovo Ministero conserverà al Comitato l'assegno somministratogli nel passato, assegno che ormai è una neces­sità per sopperire alle spese ifidispensabili, perno consiglia a limitarle, finché non abbia potuto conoscere le intenzioni" del Lanza.
Il Chegehetelli ontinua ad informare minutamente gli amici di quanto avviene aTorino e che possa interessare la questione romana; vede, nelle apprensioni degli organi pontifici, la prova di quanto abbia giovato alla questione il trattato con la Francia, È lieto altresì del modo con cui gli Italiani, nella maggioranza, hanno accolto la Convenzione: gli agitatori torinesi sono rimasti isolati e quasi schiacciati dalla unani­mità dei consensi.
In Roma la notizia del trattato fu accolta dai liberali moderati con grande compiacimento. Speravano ehgj partiti i Francesi, sarebbe stato agevole far nascere la sommossa, che avrebbe determinata l'annessione di Roma all'Italia. << Tutti si rallegrano con voi che il vostro giudizio abbia colpito nel segnò , scrive il Checchetelli agli amici. E comuni­cherà la loro lettera al Ministero.
Vi fu una dimostrazione di giubilo. La gioia fu generale e circa cinquantamila persone in piazza Colonna e sul Corso gridarono evviva alla Francia, all'Italia, a Napoleone III e a Vittorio Emanuele. Né la Po­lizia Pontificia osò molestarle, per non toccare la suscettibilità dei Fran­cesi, i quali gradivano naturalmente si acclamasse alla Francia e al suo Imperatore . CoslUfll Leu II2). Ma di questo entusiasmo il Governo Francese non fu soddisfatto, ed il Checchetelli, dopo aver approvatala manifestazione, a proposito di alcuni arresti operati da gendarmi fran-
(r) V. Doc. Vili. Lettera di Flavio I ai membri del Comitato Nazionale Romano. D'altra parte non v'è che questo che possa temperare nella Nazione il bruttissimo effetto che produrrà un Ministero composto, nei Ministeri impor­tanti di tutti Piemontesi, dopo le cose qui accadute . Secondo il Checchetelli ài è ceduto alla pressione del Torinesi,
(i) V. LUTI, Xoma /< Sialo pontificio dal 1849 al '70. Ascoli Piceno, Cesari, 191 r, voi. II, p. itf.