Rassegna storica del Risorgimento
1864 ; COMITATO NAZIONALE ROMANO
anno
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1927
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pagina
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156
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Isabella BtttM
menti generali o parziali nellq .Stato Pontificio e sopratutto nei luoghi: non occupati da truppe francesi.
In reàltàii còme abbiamo visto, era il Governo Italiano stesso che si adoperava per suscitare il Roma questi movimenti. Li faceva intrav-vedere alla Francia per deciderla a ritirare le truppe dalla Capitale Pontificia. Complessa fu quindi l'opera del Governo di Torino: da una parte, trattative con la Francia; dall'altra, tentativi di sommosse con l'ausilio del Comitato Nazionale Romano.
Mutò la condotta di questo dopo là Convenzione di settembre: calma apparente per affrettare l'esodo delle truppe francesi lavorio silenzioso per preparare gli animi alla sommossa che, dopo tale partenza, si sperava far nascere. Sia in questa che nell'altra fase il Comitato s'ispirò sempre ai desideri del Governo di Torino.
Il che dimostra quanto cordiali fossero i rapporti tra Governo Italiano e Comitato Nazionale Romano e come questo fosse, in certo qual modo, emanazione del primo. I membri del Comitato tennero sempre ad affermare la loro indipendenza dal Governo Italiano. Gli avversàri, specie gli aderenti al Partito d'Azione, dubitando molto del loro sentimento di patria, li accusavano di essere dei sussidiati del Governo e di cercare di ritrarre da esso più vantaggi che fosse possibile:: fe sostanza, li ritenevano mossi solo dall' interesse.
A me sembra che, se tra gli aderenti al Comitato Nazionale Romano s'infiltrarono, come sempre suole avvenire in tutti i partiti ed in tutti i tempi, elementi nei quali dominò 1' interesse, in móltissimi il sentimento di amor patrio fu assai forte e per esso affrontarono le sofferenze e i danni dell'esilio.
Che il Comitato fosse ligio ài Governo Italiano è conforme alla verità, come pure che uniformasse la sua azione ai desideri di questo. I fondi mancavano ed il Comitato non avrebbe potuto vivere, se dal-Governo Italiano non fosse stato sovvenzionato, donde l'origine di gran parte delle accuse rivoltegli
Fu proficua la sua azione? Avrebbe potuto esserlo molto se tra i patrioti romani non fossero sorte lotte, che frazionarono e quindi indebolirono le forze, che avrebbero dovuto convergere al conseguimento della meta auspicata,
Al Comitato fu mossa l'accusa di aver fatto solo delle chiacchiere e mai nulla di concreto, anzi di aver mostrato pusillanimità nell'agire (i)i
(/) Anche il Governo Italiano considerò talvolta poco attiva l'opera del Comitato. Ad esso furono mosse critiche sulta direzione delle Incombenze che