Rassegna storica del Risorgimento
1864 ; COMITATO NAZIONALE ROMANO
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1927
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77 Comitato Nazionale Romano ea* il governo Italiana 161
siderazioni fatte già molte volte a questo riguardo, per le quali tutte torno a raccomandarvi di tener fermo il primo proposito.
Circa alle somministrazioni, mi dichiarò Flavio 1 che il Governo le aveva continuate regolarmente- e che jdai solo Mario, era dipeso che le medesime fossero state sospese. Dietro una simile dichiarazione, io non potei tenermi e qualificai la condotta di Mario per quello che era. Dichiarai poi alla mia volta, che quando non si fosse tolta subito la sospensione, come Flavio I ini assicurò, si sarebbe fatto se già non lo fosse stato, e quando si rinnovasse un tale inconveniente, si rendeva impossibile, non solo a voi, ma tf'èniunque Vi avesse rimpiazzati, di ben governare gli affari comuni e di conservare quella autorità e quel credito, che sono indispensabili a dirigere in qualunque modo la barca. Debbo con piar cere constatare che Flavio 1, mostrandosi convinto egli stesso di ciò òhe io diceva, s'impegnò formalmente a vegliare, perchè né Mario né altri vi avessero per l'avvenire fatto provare giammai simili difficoltà.
Dopo altte cOse di secondaria importanza discorse con Flavio T, avendo presente il desiderio esternatomi dà., voi e specialmente dal carissimo Marcov di procurare un colloquio con l'uomo del Governo, ossia col Maestro di Cappella (r)j.pie tenni parola con lo stesso Flavio, il quale aderì,, fecendo soltanto qualche obiezione, per motivi di conver nienza sua personale, a lasciarmi parlar da solo col suddetto Maestro, siccome io chiedeva ad evitare ogni riguardo e reticenza da ambe le partì..: Alla sera però, quando avvenne il colloquio, Flavio I seppe via* cere ogni suscettibilità e presentatomi al Maestro mi lasciò solo con lui.
Non avendo la cifra, mi perdonerete se non potrò spiegarvi e riferirvi abbastanza bene tutti i particolari di quel téle-à-lète che durò forse più di un'ora, e nel quale il Maestro non mancò alla fama di gentilezza* dì cui gode la sua patria. La prima domanda, che egli m'indirizzasse, fu intorno iaMa salute del FOMàirò> :(),résiccóme io gli risposi, che per ora non pareva potesse sperarsi etc, egli soggiunse, che non avrebbe usato la parola sperare, mentre non sarebbe stato dannoso che fl nostro avvenimento avesse ritardato ancora un poco. Entratomi poscia a parlare dei progetti, che avevamo per tale eventualitài io gli confermai come voi foste risolutissimi ad attuare il programma mandatovi da Flavio I e come alla esecuzione di esso vi stèste apparecchiando con tutta l'alacrità. Egli udì con visibile soddisfazione questa mia assicurazione, e mi raccomandò ripetute volte di raccomandarvi special-
fi ) il Ministro dell'Interno Ubaldino Pia ruzzi. (z) Così era chiamata* l'io IX.