Rassegna storica del Risorgimento

LIBERALI
anno <1927>   pagina <188>
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11 fattore sentimentale e moderato
nelle origini della ideologia liberale italiana
Da qualche tempo in Italia si nota una rinascita feconda di studi su le dottrine moderne, e in particolar modo su le correnti liberali che hanno informato e guidato tanta parte del nostro Risorgimento. E già alcuni anni or sono la guerra, l'acutizzarsi del fenomeno socialista, e la vigorosa reazione nazionale avevano reso manifesta ai più l'esistenza reale di una crisi del liberalismo, che per alcuni voleva essere sempli­cemente un periodo d'assestamento di fronte a nuovi problemi, per al­tri un definitivo tramonto. Lungi dall'esaurirsi s'è quindi accresciuta la tendenza a studiare tutto il movimento liberale, ricercandone le origini, valutandone le fasi di sviluppo, scrutando le ragioni della sua debolezza odierna,, additando la vìa di un totale rinnovamento, nel senso, o di ri-farsi alla tradizione, o di tracciare una concezione nuova della vita so­ciale presente e dello spirito moderno. È facile quindi comprendere come ogni teoria affacciata rispecchi anche un'analoga e parallela valu­tazione della storia del nostro Risorgimento rispetto all' influsso e all' uf­ficio liberale, e più ancora una visione propria delle origini dell'idea e del movimento (i).
Riportiamoci per un'attimo nell'Europa e nell'Italia della seconda metà del Settecento, guardando un pò al di sopra dei singoli uomini l'orientamento generale del pensiero, il manifestarsi e il diffondersi delle nuove idee. Il quadro è noto, né occorre ripetere il valore delle influenze d'oltralpe sui nostri pensatori. Ma v'è piuttosto un altro elemento che
(i) Cfr. per esi,-E, CJrovANNKTTi, // tramonto del liberalismo, Bari, La­terza, 9'7-
B. CROCE, // liberalismo, in // Giornale d'Italia, 12 marzo 1925.