Rassegna storica del Risorgimento

LIBERALI
anno <1927>   pagina <189>
immagine non disponibile

Il fattore sentimentale nelle orìgini della ideologia liberale 189
ci è dato scoprire in questi liberali indigeni, in alcuni più, in altri meno, a seconda delle attitudini e dei caratteri individuali, ma che nel com­plesso in tutti ritorna e assume un carattere specifico, segnando un trattò chiaro e precipuo del movimento liberale italiano. Poiché da noi l'influsso d'oltralpe si fa sentire sopratutto come, suscitatore di problemi sociali-politici e come guida ad una interpretazione filantropica ed egua­litaria dei rapporti, collettiva In Francia la rivoluzione elaborò diversa­mente e variamente maturò negli eventi posteriori, dottrine e tendenze dei tempi pre-rivoluzionari, assorbendoli e modificandoli. Ma in Italia e specie in Lombardia, dove già il senso equilibratore latino aveva sele­zionato il patrimonio ideologico venutoci da Parigi e gli stimoli locali avevano provocato aspirazioni e desideri economico-politici, che se in parte concordavano con quelli di Francia, certo serbavano intatto il loro segno d' origine e la loro meta regionale o nazionale, in Italia dico, qualcosa dell'influenza filantropica dell'Enciclopedia, e del carat­tere moderato e conciliante degl* Italiani tuttavia rimase, e dalla fusione di questi due elementi uscì un tratto significativo del liberalismo nostro, che già nelle origini appare chiaro ed evidente. Sotto questo aspetto un buon osservatorio è la Lombardia, la regione d'Italia più aperta e pronta a ricevere e promuovere le nuovi correnti, trattandosi che il pe­riodo riformatore vi ha già preparato un miglioramento agricolo e che la prima metà del secolo XIX vi recherà una notevole rivoluzione in­dustriale. E di questi movimenti delle origini bisogna tenere gran conto perchè rappresentano il frutto della nostra tradizione giuridica ed eco­nomica venuta a contatto col nuovo spirito europeo e con i tempi mu­tata, e segnano gli albori dell'opinione pubblica regionale e nazionale. Neil' Italia meridionale il nascente liberalismo ha carattere prevalente­mente statale; in Lombardia predomina una tendenza individualista. So­pratatto sì' lotta contro il dispotismo, dopo la delusione delle riforme lasciate a mezzo o sfruttate dall'Austria; là libertà civile è mcima a tutti i pensieri; pur tuttavia il valore e Y importanza politica di una or­ganizzazione statale salda e compatta sfugge nei primi tempi, e s'affac­cia più tardi, ma in una forma non peranco compiuta e totalitaria. Le idee innovatrici di Voltaire, Rousseau, Montesquieu giungono a noi, sono assimilate, vagliate, a volte respintCi più spesso accettate ma in pari tempo mutate di tono, e dirette a fini diversi. A contatto coi- gua­sti e con gli spiriti della Lombardia le correnti d'oltralpe assumono colorazioni differenti : come sotto temperature diverse i medesimi ele­menti chimici realizzano combinazioni svariatissìme, così l'influenza dottrinale francese mescolata ad elementi indigeni produce effetti storici