Rassegna storica del Risorgimento

LIBERALI
anno <1927>   pagina <195>
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// fattore sentimentale nelle origini della ideologia liberale 195
stato ciò che bisognava saper accogliere dentro di esso . Del resto fin dal '4S il D'Azeglio riconobbe che il partito moderato (paralizzava le forze della rinascita nazionale con una debolezza inconsapevole che si traduceva in pavidi movimenti e in eccessive cautele} e il Gioberti del Rinnova mento non sdegnò di avvicinare le energie democratiche a quelle libe­rali, pur di condurre a termine l1 impresa italiana. Ed è solo nell'opera di Cavour che noi sentiamo vivere per la prima volta, nella storia ;d Italia, lo spirito dello stato liberale moderno nelila sua interezza (1). Per comprendere questi atteggiamenti e tardi sviluppi dell' idea li­berale bisogna proprio rigala1 [ai settecento quando ad una prima fase di quasi totale adesione del pensiero nostro alle ideologie cosmopolitiche, segue un lento lavorio: *3 Cernita ,: a volte, di reazione. Così il Bec­caria rifiuta negli scritti posteriori al libretto Dei delitti e delle pene l'idea Roussoviana dell'originario contratto sociale, e anche il Vero, il Romagnosi, il Gioia respingono teorie e concezioni straniere. E il pensiero nostro che riprende un cammino più consono e vicino alla tradizione. E;aaÉie ;sul terreno pratico.'e poiitieoi. dopo i primi momenti di superficiale e non vasto consenso rivoluzionario, lo spirito conservatore riprende il sopravvento. L'ideologia e la realizzazione po­litica dell' ultimo settecento subiscono ambedue, da noi, una diminuzione di tono e d'intensità. Il substrato di quel bagaglio d'idee che va con la data dell'89 resta sul fondo del nostro sviluppo del Risorgimento, ma quasi completamente occultato dal moderatismo liberale e affiorerai più violento solo in alcuni spiriti nettamente democratici, come il Fer rari. Ma -la concezione liberale trova i suoi precedenti, e insieme le cause della sua fortuna è dèlia sua debolezza, ini quella modificazione italiana:, in senso moderato e costituzionale, e spesso addirittura filan­tropico e sentimentale dell' ideologia sociale e politica del '700, Il fat­tore costituzionale sarà quello destinato a far trionfare il liberalismo nel Risorgimento gli altri elementi dopo; ay.eg giovato ad allargare in mi primo tempo le basi del movimento, rendendone più facile, vasta e possibile l'accettazione programmatica, ne costituiranno più tardi l'inti­ma debolezza rivelandone t'insufficienza a risolvere il problema sociale, e l'incapacità a dominare il complesso organismo nazionale-unitario di fronte ai varii estremismi di sinistra e di destra.
CARLO MORANDJ,
(1) DE-ROOSIERO, Op. c(!, ;pp.. gg*