Rassegna storica del Risorgimento

LIBERALI
anno <1927>   pagina <198>
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n'ebbe pure il Ruffo, prima che l'apertura del Conclave non Io liberasse dal­l'insopportabile peso della Luogotenenza.
Ma, comunque sia, nel suo odio, nelle sue atrocità, il popolo fu sempre uguale a se stesso, non mutò mai, e, implacabile, colpi coloro che credete/os­sero i suoi dissanguatori, i suoi oppressori. Nessun perdono quindi, ammise per gli agenti feudali; pei galantuomini che s'impossessarono delle terre feudali, le sfruttarono, sfruttando la sua stessa miseria; pei giacobini, sotto le cui spoglie parecchi di questi ultimi si camuffarono. Pur troppo, in queste gesta confu­sero i buoni, gl'idealisti, i puri coi rei! Ma quesia sua ribellione, questa sua libidine di vendetta non fu, secondo noi, l'ultima causa delle leggi eversive della feudalità, promulgate poco dipoi da re Giuseppe, come preludio al rior­dinamento dell'amministrazione delle prqviucie,. ;che II Borbone, appena tornato nel 1816, effettuò.
Quindi, non cause politiche furono quelle, che determinarono; jj:Ìi' orrori della reazione popolare del 1799, ma 'semplicemente cause economiche e so­ciali Queste erano così profonde e radicate, che le 'Successive rifórme ebbero pena a sradicarle: e soltanto quando i tempi nuosj ivi? riuscirono almeno in parte, le nuove idee, bandite dai nostri grandi, più che con parole, con gesta portentosa, cominciarono ad ottenere ascolto e a volgere in loro favore anche quelle anime, assetate di equità e di bisógno i un po' di benessere.
Questo insegna il libro del Rodolico: e non crediamo che sia scarso risul­tato quello da lui ottenuto.
ALESSANDRO LUZIO, Studi critici. Nuova ristampa con illustrazioni. Milano, Casa editrice Cogiiati del dott. Guido Martinelli, 1927, 8, pp. 532.
ALESSANDRO Luzio, Profili biografici e bozzetti storici. Ivi, 1927, 8, 2 voli., pp. 521, 562.
Alessandro Luzio ha di nuovo raccolto in questi volumi studi e articoli di data antica e recente, che potrebbero facilmente andar dispersi, mentre nell'in­sieme della loro serie costituiscono una collana, in cui i principali episodi del nostro Risorgimento sono magistralmente trattati) prima ancora che le ultime ricerche non li avessero illuminati di nuova luce. Che queste indagini recenti abbiano illustrati parecchi particolari di quegli episodi, il Luzio non ignora: poiché per molta parte egli stesso vi contribuì. Ma egli ha ristampato quegli Studi senza aggiunta, né correzione appunto per dimostrare, a distanza di tempo, come egli non avesse errato, come tutto quello, che affermò allora, si sia ve­nuto confermando, e pertanto come il metodo critico, da lui instaurato con fa­tica e seguito nel trattare la storia del nostro Risorgimento, abbia condotto e conduca, meglio di tutte le fantasticherie, alla scoperta della verità.
Del resto, egli ripete quel che scrisse, parecchi anni fa, vale a.dire che non è ancora si perfetta la documentazione della storia della nostra Rinascita,