Rassegna storica del Risorgimento

LIBERALI
anno <1927>   pagina <199>
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Recetisioni
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non è siffattamente spenta la passione politica, che ;ha offuscato la mente non solo degli attori di quella epopea ina .-.ateesJ! *K- -e6tó"iitì; ìÉè: ne iscrissero, perchè sia già lecito tentare una sintesi i'geeisie- !dl "qjUélilfeSfenlpj-, uS* narrazione Sod­disfacente. Occorre ancona (aJrttìiìnarè iÉsercàtfeV'ispubblicare le fonti di quella storia, a raccoglierne tal messe, che permetta di tesserne inoppugnabilmente le vicende e fermarne le conclusioni.
Di lui più esagerati, noi desidereremmo ancora, sia pure a rischio di ren­dere anche più greve l'esposizione, che i documenti fossero 'riprodotti sempre nella loro integrità, quando una sola frase fosse saliente, caratteristica, utile : perchè, da. UH lato, stimiamo che: persino quelle più banali possono offrire allo studioso notizia o argomento degni di riflessione; dàlFàltfo, memori dello scempio commesso, per esempio, di un Nicomede Bianchi, non possiamo non condivi­dere l'opinione di coloro, i quaìi sospettano che la riproduzione di soli brani di documenti travisi per lo più il pensiero di chi scrisse, o, involontariamente anche, nasconda una reticenza.
Ad ogni modo, senza soffermare! maggiormente su questo metodo, ricor­diamo brevemente che negli Studi critici ricompaiono quelli, sui quali si appun­tarono particolarmente gli strali di coloro, cui non garbava il tacito invito a de­porre la passione o le fantasie colte quali avevano sinora esposto i medesimi tatti, o descritti i medesimi personaggi, per tracciarne un quadro più veritiero, per non più limitare le proprie considerazioni alla sola storiografia italiana, ma estenderle all'abbondante bibliografia straniera, ed avversaria, anche se questa potesse riuscire sgradevole. Cosi sulle narrazioni austriache sono condotte le osservazioni su Le cinque giornate di Milano e su Le guerre d'Italia e d'Austria dal 1848 al 18:66; e l'Aut. c'insegna come se ne debbano e possano raddrizzare le gambe; e altrettanto può dirsi dell'interessante psicologia di papà Radetzky. Ma di gran lunga supera il valore delle altre ricerche in quella prima produ­zione di storia contemporanea del Luzio la fama dell'ampia memoria su Anto­nio Salvotti e i processi del ventuno- La commozione, suscitata nella penisola dalla sua prima comparsa, non è del tutto ancora scomparsa. ?E Luzio, ergen­dosi contro tutti e sopra tutti gli scrittori patrioti e romàntici, volle spiegare la figura di quel grande inquisitore e dimostrare come, oltre ad essere false molte delle accuse lanciategli da alcuni degli inquisì ri, ma più assai dai manie­risti; che alla loro fónte attinsero, da colorò istéssi cui: in buona, fede parve o-pera politica meritoria tener con ciò desto il senilmente patriottico, egli fosse uomo di mente elevatissima, che icotnpiva il proprio dovére* per quanto dolo­roso, con tutta la rigididà ma senza tìfasctìudere a quella nequizia disonorante, che taluno gli affibbiò e che invece avrebbe dovuto essere attribuita al famoso Menglùn e ai membri del tribunale, sul quali egli non poteva, anzi dai quali egli spesso era contrariato. Molte volte, anzi:, dimostrò sentimenti di benevo­lenza verso gì'inquisiti; i quali, se da lui solo fosse dipeso, avrebbero incon­trato ben più umana sorte. Certo, dopo questa pubblicazione e dopo quella aspettata dai ritrovati costituti del Gonfalonieri, la figura del Salvotti merita di