Rassegna storica del Risorgimento

LIBERALI
anno <1927>   pagina <201>
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biografia di un provetto (Carlo Bastìa, Siena, Lazzeri, 1907}, ma modesto di lui funzionario pubblicammo già tutte le grazie concesse a quegli esuli de) 21, che il Lazio magistralmente ricorda le ultime scoperte del sen. Salala negli archivi viennesi! lepubionl promosse lai OffiBÓitattx nazionale per la Storia del Risorgimento e dalla stessa nostra Società, ben più che noi, ne sanciscono la grandezza, che migliore giudice non poteva avere del Radetzky all'uscita del convegno di Vignale.
A questi studi del Luzio, veramente notevoli e non facilmente dimenticabili, altri se n'aggiungono di varia consistenza; Tra i quali ci piace, per ultimo, ri­cordare quello in cui insita gli studiosi a esaminare criticamente le memorie autografe di Giuseppe Garibaldi per sceverarne la verità e la psicologia di quel leggendario eroe. Ne trae l'occasione dalla ristampa integrale datane da Ernesto Nathan. A proposito della quale soggiungiamo che, ritirata dal commercio per ordine dell'autorità giudiziaria in sèguito a condanna dell' editore, ; vertuto meno alla legge sulla stampa e sui diritti dJau'L0SèS essa fu causa che fosse mossero vata la disposizione del generale di donarle al governo e fossero proprio col nostro ministerìo faticosamente assicurate allo Stato.
È. CASANOVA
EUQENIO Di CARLO, Un carteggio inedito del p. L. Taparelli d'Azeglio col fra­telli Massimo e Roberto; con prefazione e note illustrative. Roma, Ano­nima Romana Editoriale, 1926, 8, pp. lxxxiv-167.
Della figura del p. Taparelli d'Azeglio l'A- ci ha già dato in questo perio­dico vari saggi. 11 carteggio, che oggi ci offre, ha molta importanza sotto vari aspetti è per quel ehe: concerne la storia del Risorgimento ci rappresenta l'o-pinione contraria a quella che animava i fratelli del celebre Gesuita e tutti i loro concittadini. Sotto questo riguardo assurge a una importanza notevole nel movimento delle idee, diesi svolge dal 1821 al 1862, date estreme delle Ietterei Se pensiamo che il Taparelli fu annoverato fra i più grandi polemisti del suo tempo, per un momento ammiratore del Gioberti e poi suo avversario, e av­versario sempre delle riforme Albertjtìe; e segnatamente dello Statuto in Pie­monte e nelle altre regioni d* Italia, noi non possiamo disconoscere l'utilità che la storia del Risorgimento possa acquistare dall' esame dell' epistolario e del sentimento delle opere filosofiche e politiche di quel dotto Sacerdote. E il Di Carlo infatti si ferma lungamente a sceverarne i principii e a spiegarne le con­clusioni, arrecando un buon contributo all'esame delle idee di quei tempi.
E, CASANOVA