Rassegna storica del Risorgimento
LIBERALI
anno
<
1927
>
pagina
<
206
>
2o6
Annunzi bibliografici
splendida illustrazione di // Palazzo di Montecitorio (Roma, MCMXXVI 4" pagine 136 con molte tavole) che ne ritesse tutta la storia e quindi ricorda la presa di possesso dalla Camera italiana sotto la data del 1 luglio rS.r, e la vita seguente.
** Con un discorso smagliante, pieno di entusiasmo, di fede e di erudizione S. E. il marchese CESARE FERRERÒ DI CAMBIAMO commemorò Re Carlo Alberto nel LXXV anno della sua morie (Torino, Artigianelli, 8 pp. 20), ritessendone brevemente la vita e spiegandone particolarmente i sentimenti e l'altissima ambizione.
Assicurare al suo popolo le migliori istituzioni per dargli quella forza che ne facesse la leva atta a dare all' Italia l'indipendenza, cui mirava, fu il costante pensiero di quel Grande, cui appena ora cominciasi a render giustizia dopo tutte le malignità, le calunnie, le fantasticherie e le incomprensioni di scrittori fa- . zi osi o faciloni. Basterebbe per confermarne la fama il compiacimento di Ra-detsky di avere abbattuto il più fiero nemico dell'Austria. Tutto ciò è rapidamente e precisamente espresso nella bella orazione dell'autore: che accresce l'ansietà colla quale aspettiamo le opere sul Re magnanimo promesseci dal Comitato Nazionale per la storia del Risorgimento e dalla stessa Società nostra.
, Il Consigliere di Stato Gino Fucini ha pubblicato nella Nuova Antologia dell'ottobre 1923 su Francesco Domenico; Guerrazzi Ricordi personali dei rapporti che egli ebbe col suo illustre concittadino, alla cui memoria apporta nuovo contributo per la postuma riconoscenza del paese, anche se nel carattere il grande Italiano ebbe pecche L S.).
s GIACOMO EMILIO GURATUEO, Scritti e figure del Risorgimento Italiano, con documenti inediti. Torino, Bocca, 1926, pp. XI-116. Volume di notevole importanza per la copia dei documenti e per la varietà degli argomenti trattati. Fra le figure che vi sono lumeggiate predominano quelle di Garibaldi e di Mazzini che si possono considerare le maggiori e le più significative nell'epoca del Risorgimento. Del primo, sulla scorta di nuove testimonianze, sono riferiti i rapporti che passarono col re Vittorio Emanuele duranto la spedizione su Roma nel 1862, e l'amore pei campi e i lavori agricoli nella romita Caprera e l'ideale religioso e sociale. Del Mazzini sono invece illustrati i rapporti che corsero fra lui e George Sand edì è anche dato un saggio del loro carteggio, dal 1847 al 1853, già per altro noto. Attorno a queste due figure più salienti, altre minori sono rammentate nei singoli capitoli del libro e anche esse presentate, nello stesso modo, alla luce di nuovi documenti inediti: notevoli, fra le altre, quella di Federigo Torre, che seppe essere eroe sui campi di battaglia conservando nell'animo il misticismo della cultura classica, e Paolo De Flotte. generoso apostolo e martire, caduto nelle schiere garibaldine in Calabria per la causa italiana (1860). Tutti questi scritti, che si limitano a presentare e illustrare documenti quasi sempre inediti, non possono non trovare gradimento e consenso presso gli Studiosi. Uno solo, forse, va eccettuato, quello che si riferisce alla guerra del 1866 e che ricerca a chi spetti la responsabilità dell'esito