Rassegna storica del Risorgimento
1849-1852 ; DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; EMIGRAZIONE POLITICA ;
anno
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1927
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pagina
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233
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M Comitato centrate smliatio di Palermo (1849-1852) 233
* depositare ogni pubblicazione, sarebbe lo stesso che farci cacciare. Se potete, fateli stampare costì, servendovi per la spesa necessaria della sommarella di 50 franchi frutto della contribuzione fatta dalla raag- gior parte di questa emigrazione siciliana, che riceverete dal comune amico Bertani.
<< Il Comitato Nazionale Italiano, gt nostra richiesta, per far fronte a qualche spesa ha messo a nostra disposizione alquanti biglietti del mutuo de' quali ve ne spediamo per la somma di franchi 500 che saranno consegnati dallo stesso Bertani e che sarà cura vostra distri- buire per poscia servir vene come meglio credete.
Salute e fratellanza.
Pel Comitato A. VASTA FRAGALÀ
Ai signori f. -È. R. P. L. O. in Gettava >.
Notevoli sono nelle lettere precedenti gli accenni alla continua disorganizzazione del partito mazziniano. L'uno dopo l'altro, molti fra gli esuli più eminenti lo abbandonano, ed il distacco del Saliceti riesce più rumoroso dei precedenti, mentre il Bertani, il Moja, il Depretis fanno la spola fra Londra e il Regno di Sardegna per riordinare con intenti diversi, per attrarre alle idee, che rappresentano il maggior numero di emigrati.
In quei giorni medesimi (21 ottobre) Francesco Crispi scrive al Pilo: Ho veduto Scordia; ma ebbimo tale discorso che mi viene il latte ai coglioni. Non so esprimerti a parole quanta prudenza dovetti usare. Avrei dovuto insultarlo; ma tu mi hai prescritto a non esser duro e l'ho fatto. Ma ti dirò che io non so se avrò più il coraggio e la forza di rivederlo ed usare prudenza. Che idee strane ! Che paura della repubblica! Che piccolezza di mente!
<e Cominciò a parlare di Mazzini come uomo non -.curato da Pal- merston, e mille coglionerie simili, quasiché avesse parlato ad uno scolaro che non ha idee sue, ma che segue quelle del maestro'. Io:, amo la democrazia, lavoro pel trionfo della stessa; ma l'amo e lavoro perchè ho convinzione dei .panelpii che professo, ma non perchè Maz- zini è uno de' personaggi, che gli avvenimenti han messo alla testa . M un partito. Vi sono delle idee, nelle quali non siamo d'accordo con Mazzini. Ma che importa di èìòì'' '
Altri sentimenti di disunione serpeggiavano altrove ' Segnatamente a Malta, mentre a Napoli, a detta del Bagnasco nessuna organizzazione esisteva ancora, pel timore della polizia borbonica.