Rassegna storica del Risorgimento
1849-1852 ; DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; EMIGRAZIONE POLITICA ;
anno
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1927
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pagina
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234
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234 Eugenia Casanòva
Villetta, 22 ottobre 185.1. Mio carissimo Rosalino,
Ebbi dal sig. Natoli la tua lettera insieme con le stampe, che m'inviasti. Né fa bisogno dirti che accetto con piacere l'incarico che mi dal, e che al più presto possibile quelle stampe saranno in Si- cilia. Credo però utile avvertirti che questa maniera di produzioni dovrebbero stamparsi in carta fine e con minor lusso, aftinché fisul- tasse più agevole l'introduzione in Sicilia.
Sento quel che mi dici in riguardo al mio passaporto:; tM ìàm grazio della premura che ti sei presa per questo mio affare, perchè tra noi i ringraziamenti sentono ufi. po' d'affettazione.
Quanto a' 200 franchi mensili, che il nostro amico domanda affine di recarsi in Londra, faremo di tutto per riuscire a qualche cosa, quantunque io sia convinto che tra questa emigrazione c'è da far nulla o ben poca cosa. Il nostro Giorgio [Tamajo] che ha grande abilità in queste e simili cose, m'ha promesso che non lascerà mezzo intentato per combinar la faccenda. Ed a questo proposito debbo farti sapere che egli fa a te ed al nostro Errante amichevoli rimproveri, perchè non gli avete scritto da più tempo.-:- e questi rimproveri ve li fa perchè apprezza molto l'amicizia vostra.
La nostra povera chiesa di Malta è còsi scompigliata, mio caro Rosalino, che nello stato attuale non ci è da sperar nulla da essa. I Calvinisti, benché pochi, lavorano con ardore per provare al mondo 4 che il Cristo è il mal ladrone, ed il mal ladrone è il Cristo. Gli In- tefdonatisti, fondandosi su quel passo del Vbn'gelo che proclama beati i poveri di spirito, vogliono creare un Sausimonismo alla rovescia, vai quanto dire pretendono che gli scimuniti diriggessero, anzi comande dassero e gli altri ubbidissero ciecamente. La chiesa officiale, sì per essere rappresentata da tre individui incompatibili tra loro, sì ancora per le grosse coglionerie, permettimi questo piccolo sfogo, faittè 5Éaf nostri di Parigi è sventuratamente in dissoluzione completa. Chesgg da sperare in questo infernale parapiglia ? Non credere però che noi ci perderemo d'animo per questo. Come abbiamo adempiuto, adem- piremo perfp avvenire a' nostri doveri; e vogliamo che sull'anima 5 nostra non pesasse scrupolo veruno.
Addio, mio caro Rosalino. Di' tante cose per me ...carissimi nostri amici Errante, Bertolami, Interdonato ed Orlando, Arancio, i Candulli e gli amici tutti ti. salutano.
Il tuo PIETRO