Rassegna storica del Risorgimento

1849-1852 ; DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; EMIGRAZIONE POLITICA ;
anno <1927>   pagina <235>
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7/ Comitato centrale siciliano di Palermo (1849-1852) 235
Marsiglia, 25 ottobre 185. Mio carissimo amico,
Ho ricevuto la vostra ultima del 15 corrente con acchiuse lettere
<< da Palermo e le stampe.
Vi resto grato delle vostre amichevole averti nienti, e da mettere
da parte le antipatie personale. Caro amico, mi farete così debbole
ch'io per antipatie personale parlo contro qualche individuo e tolgo
un elemento alla causa del nostro paese? Io se caso o detto e scritto,
altro non è stato se non quello che replicate volte ho scritto a voi,
e l'ho scritto non guardando giammai l'uomo nella faccia, ma posan-
domi la mano sulla mia cuoscenza, senza la quale e impossibile che
io possa aggire. E se al contrario avesse guardo Y uomo nella faccia
avrebbe scritto tutto al contrario di come ho scritto. Ed espressa-
mente ho voluto avertire ai pochi nostri amici di come la penzo per
serenarmi la mia cuoscenza] che per la parte mia saria stato più canto
di mettere a rappresentanti uomi che nel 48 dividevano principii con-
trari ai nostri, nel mentre ora dobbiamo sostenerli e farli trionfare,
e secondo me posso sposare quel vero interesse per farli trionfarej
coloro i quali hanno avuto e per dir cosi nato con l'uomo un prin
cipio.
la quanto a quello: che mi dite ch'io vi dicevo ch'eravate duro
con Stabile e compagni, ciò è vero e ve lo ritornerei a dire se noi
fossimo nella posizione in cui eravamo al 48; dapoichè con un poco
più di maniera potevamo avanzare un poco più al nostro principio,
dapoichè in quella posizione non poteva dividere la vostra opinione
perchè quegF uomino non davano il tutto, io non doveva [cooperarmi
ad averni parte per in appresro trovarmi in migliore posizione per
< fotterli. La posizione oggi non è quella di una volta. Oggi si paria
di fondare elementi per sostenere un principio e la lotta diesi dovrà
intraprendere è l'ultima o per noi o per il despotismo. Quindi sa-
rebbe stato mio desiderio di non inalzare elementi eterogeni ai no-
stri: ed intendo per elementi eterogeni coloro i quali però sostenevano
a viva forza i'adistocrazia e che oggi siano venuti republicani. Que-
sta metamofose io non la so comprendere. Voglio sperare che mi lu-
singbi e che siano con effetto cangiate; ma, per Dio I fintanto che
questo cangiamento non1 è venuto alla mia cognizione (e verrà alla
mia cognizione allorquando siamo nell'azione e vedo col fatto è non
con delle parole sostenere i nostri principii) permettetemi ch'ioa cìn*
que nostri amici, compreso vmt abbia scritto quello che-mia cuoscenza