Rassegna storica del Risorgimento

1849-1852 ; DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; EMIGRAZIONE POLITICA ;
anno <1927>   pagina <237>
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Ti Comitato centrate siciliano di Palermo (1849-1852) 237
VItalia e Popolo. Fatejfii ' sentìtfe quanto viene l'associazione al mese Q a trimestre.
Mi farete il favore di farmi pervenire la Storia di Sicilia di La Masa, èhe ancora non ho avuto il piacere di leggere.
Ricevete con altretanto i complimenti di Pracanica, Patamia ed Olivieri. Ma di quest' ultimo con sommo mio dispiacere debbo dirti chi è a l'ultimo grado discreditato in tutta eotesta emigrazione e ungnuno sfuggge d'avvicinarlo primo per la sfiducia, che ha nella ti- voluzione e che lui apertamente dice che non vuole essere contato nel numero della emigrazione; e per secondo, per la intima amicizia che ha con tutti i Comandanti dei vapore, che trovandosi a Marsi- glia mangiano sempre insieme. E quello che maggiormente ha fatto impressione che ora s'incomincia a vedere la stessa -amicizia con Mi- cele. La voce generale corre che è venduto a Bomba; e quelli ;ee me, che lo vogliamo difendere, altro non possiamo dire che non è capace tradire il paese, ma che non si vuole intromettere nella rivo-<< luzione.
Fatemi sentire subbito se posso fare insedire le stampe, che mi avete mandato, nei giornali di Francia....
Vostro amico e fratello ROSARIO BAGNASI! *
Checché si tentasse, la massima irrequietezza regnava dunque fra gli esuli, in generale, e fra quelli siciliani in particolare, acuita natural­mente dalle incertezze è dalle discussioni, sul momento politico. Gaspare Cipri, fra gii altri, se n'esce con la seguente comunicazione al Pilo in data del 12 ottobre:
<< Nel numero venturo della Liberté de penser, che è sotto torchio, io scaglio una bomba contro La Farina e La Masa. Se bisogna fi- nirla oggi con coloro che mal potranno larce,. a più ragione bisogna bombardare coloro che Jjan fatto sempre male e che sono 0 aristocra- tici o ladri, o imbecilli o ambiziosi. Se l'opera di La Farina è danne- vole, l'opera di La Masa è criminosa, Invece di aprire il processo contro chi ci rovinò, cominciando da Fabrizii e finendo con lui, egli pensa di riabilitarsi, di unita ai suoi; ma di ini modo senza coscienza e e da mettere in ridicolo il partito dei liberali siciliani. Bisogna finirla per sempre e in tutti i modi con i ciarlatani e gV impostori. Mi sono preparato ad una campale di sterminio. Leggi attentamente quell'ar- ticolo, come anche ciò che riguarda Mazzini ,