Rassegna storica del Risorgimento

1849-1852 ; DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; EMIGRAZIONE POLITICA ;
anno <1927>   pagina <249>
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// Comitato centrale siciliano dì Pa/ertno fiSp-iSsJ 249
Mazzoni, Vannuccì, Redi ecc. Questi avevano proclamato questi stessi princìpii, io dissi, in nome d'un Comitato e in un programma iattopre- cedere da tanti rumori, ma il programma non è stato seguito da altri atti, ma il Comitato pare si sia sepellito. Che si pretende or far dun- que? Chiacchiere e pettegolezzi, niente altro che questo. Ma, i diser­ai tori quali sono? domandai Mazzoni, Redi, Vannuccì. Qui non ci era che ridere e finirla; e fu finita.
La riunione Canino è stata una chiacchierata senza scopo e senza effetto. Si assicura che Cernuschi, che punge a sufficienza, abbia detto <? al Principe j; Monsiciir, le lemps se fait rouge el vous vous eniourez de m. rougs (sic).
Si scrive da Malta che Calvi ha pubblicato una Storia delle cose di Sicilia, che egli ora coi suoi si proclamano furiosi Mazziniani. Io leggerei quella storia: poi, anche conoscendo i difetti di don Pa- squale, non saprei far causa comune co' suoi furibondi detrattori. Io non vorrei credere di lui quel male che sene dice.
Ti si è mandato il giornale, ove leggerai la seduta di ieri del-
l'Assemblea, la protesta di Lagrange e i preparativi di tempeste per
<f lunedi. Parlasi di wmomiement del Ministero. Battano, sbattano; là
debbe venirsi: alla rivoluzione. Non ci è via di mezzo. Stamattina a
: 7 ore la truppa sotto l'armi, la cavalleria alle Tulleries, forti pattuglie
percorrevano la città. Il popolo guardava e rideva. Mi si dice che
aux Champs Elysèes ci siano stati messi de' cannoni. Io non ci sono
andato. In un gabinetto di lettura, dove ti scrivo, ho saputo che tutto
procede tranquillamente. Ho visto arrivare le prime stampe degli av-
< visi del tiragio. Nient'altro. Abbiti queste due1 righe per te esclusi-
vamente perchè non so né che cosa né come ho scritto. Tu le leg-
gerai e vedrai niente altro che la buona volontà di trattenermi con
te e dirti quattro chiacchiere che ti tenessero al corrente di qui ma
che poi non mi reggeva la testa di scrivere dopo 4 ore di sfogliare
giornali. Abbracciami cogli amici
atìT.mo fratello
SAVERIO
Parigi, 2:i novembre 1891. Rosolino,
Ti avevo cominciato a scrivere: ferii. Mi fu mestieri intermettere. Oggi non mi fido di poter continuare. Ebbi ieri per la posta una let- tera che era andato a reclamare in consegueuza di un avviso che me n'era venuto da Marsiglia. La lettera è questa die ti copio: