Rassegna storica del Risorgimento

1849-1852 ; DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; EMIGRAZIONE POLITICA ;
anno <1927>   pagina <261>
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// Comitato centrale siciliano di Palermo (184Q-1852) 261
se ne potesse aver voglia? Si illudono taluni che pel dipartimento della Senna arriveranno a darti un qualche deputato come Cavaignac, Lamoricière o di quella nuance, i quali quando arriveranno alla Ca-<< mera e si affidalo che ciò sarà tollerato dal Bonaparte ti leg- gerà una protesta in nome della Francia!, e = tu autem, Domine, miserere nobis = Sono buffoni? Credi a me: non mi illudo. Gli il- lusì o i bricconi sono quelli che sperano nella Frauda.
Scrivimi della tua salute e della tua convenzione. Ricambia con affetto i saluti a Vincenzo, Michele, Luigi e fratello. Vi licenzino ed Enrico. Saluta Bertani anche a nome di Madama Scotti. Aspettiamo vostre risposte. Scuso o almeno perdono te. La freddezza di Vincenzo non mi fa meraviglia; ma Luigi? Mi sentirei autorizzato a tirargli le orecchie. Avete due lettere cui dovete rispondere. Scrivete in Sicilia e scriveteci delle notizie di colà. Ama e credi
il tuo fratello SAVERIO
D. S. Ho consegnato la lettera per Venturelli ,
Parigi, 2 marzo 52. Rosolino fratello.,
Ti scrissi così, come meglio o peggio, il 27 dello scorso di ri- sposta alla tua carissima del 23, perchè, ad onta dell'affanno mortale << e giustissimo, che mi pesava sull'anima, non credetti di dover tra- scurare di dirti due parole sul proposito della tua lettera, che atlor mi giungeva. Oggi, non eh' io m'abbia ancora cagione ad esser più sereno e men tristo, ma per quella tal forza, che trovo in me, che mi spinge fatalmente a viver ? ad ogni costo, comunque la morte mi circondi e mi stringa così da presso, proverò distrarmi scriven- doti di te e delle cose di famiglia.
Come stai a salute? Sei già alla campagna, su quei poggetti di : Albaro, che sovrastano la bellissima marina che io rimembro inces­se santemente e sospiro? Il tuo cuore si è ora ridotto a non sentire e non battere che solamente per un amore, a non confortarsi che <f d'una speranza? Danno e sdagura! Io contavo che tu solo avessi valuto, in codesta, a tener desta fra' nostri amici un briceiolino della loro scarsa aura vitale! Bisogna or disperare di tutto e di tutti? T'ho scritto de' nostri negozi qui, senza misteri e sensa illusioni; di quello che avreste potuto dovuto fare per animarli alquanto e sospingerli : ho parlato al deserto! Ora, nemmeno si risponde alle