Rassegna storica del Risorgimento

VIEUSSEUX GIOVAN PIETRO ; GIORDANI PIETRO
anno <1928>   pagina <293>
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teca abbia Lodovico il Mora, aiutatemi .Nieoliai, e Koeeiliui, e Micali, e' liÈfii gli altri mentovati libila mia (ilei 'SSL
Cordialmeiite desidero che prosperino le ottime intenzioni del Progresso ; ma qui si potrà far poco Q nulla. Questo è paese spro­fondato.
Vi prego e raccomando caldamente che ogni volta die vedrete l'ottima regina!,; e la sua figlia, e la !su;ìtì isorclla, vogliate incordar loro la mia corcale e immutabile devozione. Ve lo raccomando molto.
Ricordatemi parzialmente a Don Rafaele, e a Lapo: che è del povero Salvagnoli? che fa la signora Sofia? come sta di salute? Riveritela per me. Addio, amico ottimo :>/vi abbraccio col cuore; addio. Quando esce la Luisa Strozzi di Resini?
53.
4 Settembre 1834.
Caro Vieusseux. Finalmente ho avuta la storia; assai mala­mente imbrodolata d'aglio ; che dio lo perdoni alla diligenza di quel signore. Circa il porvi io mano per una ristampa, credo che vi sa­i-anno parse ragionevoli le considerazioni che vi feci nella mia ul­tima. Sento che Mansi e Pepe le oppongano diversi errori; non so quali : e amerei di conoscerli *. e me ne raccomando a voi. Ma Pepe che era frequente e familiare all'autore, perchè aspettare adesso, e non. avvertirlo in tempo? Oh uomini!
Se vedete qualcuno che di me si ricordi, ringraziatelo e saluta­telo per me. Riveritemi il degno Lambruschini. Che è della Signora Sofia, della quale da tanto tempo non so nulla? E' un bene il mo­rire: ma è un male esser sepolto; vivo; e questa è la mia sorte. Né pur li la quiete de' sepolcri Addio,* caro Vieusseux: vi saluto di cuore.
li.
20 Settembre (1834).
Caro Vieusseux A me è vietato di scrivere; voi' mi scriveste già tempo ch>.rayat risoluto a ridurre a pochissimo il vostro com­mercio di lettere; onde io intesi non vi fosse più gradito che vi si