Rassegna storica del Risorgimento
VIEUSSEUX GIOVAN PIETRO ; GIORDANI PIETRO
anno
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1928
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296
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296
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Sento che in Milano s'imprigioni e si condanni per lettura di Lamennais e di Colletta. Attenderò; U 18* del Progresso, m potrà pfcii, còme desidero. Ma dove naufragò il vapore? Qui non si sa mai niente. Vi ringrazio della benevola memoria che avete fatto di me alla mensa nelle feste. Desidero che abbiate comodo di scrivermi lungamente; perchè m'è di molta consolazione in questo fetido e scuro sepolcro.
E' vero che di alcuna persona e di alcune cose io taccio: ma se fossimo insieme, e se voleste intendere le mie ragioni, sono persuaso che non ostante la vostra propensione dovreste lodare la mia moderazione. Certe cose si spiegano facilmente a voce, che per lettere non si puèt Vogliate ricordarmi a chi mi rimanga benevolo eosti : e io con tutto il cuore vi desidero ogni bene, e vi prego di gradire la mia costante amicizia. Addio carissimo Vieusseux. Addio.
Mercoledì 9 (Marzo 1S35).
Caro Vieusseux. Ho parlato io stesso al Rubini, taciuto di voi. Egli scriverà al Signor Angiolo con questo corriere: e presto verrà costà un amico dello stesso Rubini, il quale gli parlerà più largamente.
Vi ringrazio molto del primo quaderno della guida. Quanto invidiabile è quell'uomo che può fare e fa tanto bene! Gli quanto bisognerebbero molti uomini simili! Ma sono più che rarissimi. Vi prego di riverirmelo tanto.
E' grandissimo tempo che non mi dite niente della Signora Sofia. Come sta? se la vedete, vi prego di riverirmela molto. Come vanno le vostre conversazioni? Vi prego d'indicare al Gussalli dove poter comprare i due opuscoli, Pignatelli e Borelli, contro la storia del Colletta. E' venuta in Firenze la traduzione francese? W bella? Chi l'ha fatta? Sapete come sia piaciuta in Francia? Che ne dice l'eccellente Sismondi? Al quale vi raccomando di presentare il mio cordiale e costante ossequio. Addio, caro Vieusseux.
H vostro giordani.