Rassegna storica del Risorgimento

VIEUSSEUX GIOVAN PIETRO ; GIORDANI PIETRO
anno <1928>   pagina <297>
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Pietro Giordani ed il Risormmento Italiano 297
53.
Sabato 21 feoraio (1835).
Mio carissimo Vieussenx. Voglio ringraziarvi subito per la cara vostra dei 11), la quale mi fa veramente rincrescere dioft potè* afe noscere la persona < le opere di quella singolare scultricei
Cercherò di pojeaì Véicré quel gioruale calunniatore! Quanta perseAreranza è mai ne' cattivi! In ciò vincon di molto i buoni; e perciò li vincono. Come è piaciuto costì. 31 Marco Visconti del Gros­si? Com'è piaciuta la storia del Serra? Io rivo letta volentieri. Quando avrò l'edizione in 8 del Colletta?
Crediatéini che il Cabella è un preziosissimo -e rarissimo gio­vane. Non può essere da sua colpa il non rispondervi. Dove gli a-vete scritto? A Napoli forse? Ma egli è sempre in Italia ; per quanto so da Genova; perchè da lui è un tempo infinito che non ho nuove-I Ricciardi dovrebbero potervi dire più precisamente dov'egli sia. E di Giuseppino avete nuove? Sapete nulla di Leopardi? Che fa? I giornali di rancia hanno parlato del Colletta? Che ne hanno dèfr !<y? Qui non si può saper nulla di nulla.
L'ottimo Toschi vi saluta caramente. Di che volete mai che io scriva? e come? Io ho poi l'animo prostrato da continue afflizioni, e da continui spettacoli di dolore. In meno di un mese ho veduto morire nel primo parto la nuora di un ottimo signore mio amicis­simo; che ne fu molto dolente; e a tutta la città ne dolse per lui. Poi fui chiamato a Piacenza da un vecchio uomo e vecchio amico, il quale in 40 ore di malattia aveva perduta la sua figlia amatissi­ma. Appena ritornato trovo morta la più degna giovane di Parmaj , la figlia unica delTotfeio e carissimo Pezzaua, adorata da lui come la sua propria vita. ; adorata per 30 mesi dal suo sposo, da lei: amatis­simo, bravo e buon giovane, mio parente carissimo. Non vi so lire' il dolore e il patimento del padre e dello sposo.
Caro Tieusseux, qnest continuità di affanni, supera l'è forze dell'animo. Vogliate la vostra cara amicizia, e ricor­darmi a quelli che pj idfrutìiioi Io v-i saluto; vi abbraccio di cuore.
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