Rassegna storica del Risorgimento

VIEUSSEUX GIOVAN PIETRO ; GIORDANI PIETRO
anno <1928>   pagina <313>
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Piètiro Giordani ed il ffiftorgmntv ItaMtmo 313
politica, il venirvi? Questo non sarebbe peccai degno di miseri­cordia, conte voi cflfóg .éhe dee aversi per ogni peccato!.
Che è del povero Lapo? Vive ancorai Ohe cosà è un giovane Bianchi il quale assiste ial Tipografo Le Mounier?'
Vi ifàceoniando sempre il buon Foresti. Vi prego di tenermi raccomandato all'egregio LambruscliinL Addio caro Vieusseux. Addio.
il vostro Afl.mo giotÉwi*
89.
29 dicembre (1843).
Caro Vieusseux. Vi scrissi il 21. Pezzana non ha ancora potuto avere il conte: ma perchè è persuaso che non sia possibile averne l'intento, pensa di tentare anche un'altra cosa ; cioè la unione di alquanti, che uniti formassero un'azione. Dio voglia che ciò riesca ; perchè questo è paesaccio misero assai e di materia e di spirito. Ma di tutto ciò vi scriverà poi Pezzana.
Oirca il manoscritto io v'ho da pregare che badiate scrupolo­samente che sia di carattere assai netto, che i miei poveri occhi non vi s'abbiano ad imbrogliare; e che sia correttissimo; perchè facil­mente (nel latino massime) gli errori fanno perdere il senso. Mi raccomando molto; e di cuor vi saluto.
giordani vostro Aff.mo
90.
Sabato 17 Febraào (18M).
Caro Vieusseux. Subito, come vedete, voglio ringraziarvi della cara vostra dei 15 : la quale mi porta un piacer grande ; ma non perfetto : perchè turbato dal sentire le molestie che vi porta la mala salute. Anch'io da molti giorni devo stare in casa, per poca salute e cattiva stagione; cosi da un pezzo non vedo Pezzana, il quale non mi ha mandato a sapere dell'ultima vostra lettera. E' deplorabile (qualunque ne sieno le cagioni, più o meno brutte) il poco favore