Rassegna storica del Risorgimento

1830 ; FRANCIA ; STATO PONTIFICIO
anno <1928>   pagina <359>
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delle vistose imposte, e dell'introito che si ritrae dagli appalti ca­merali e dai generi di privativa, abbia l'erario pubblico ad essere sempre esausto.
Sono pure generali le querele per le indebite vessazioni che si fanno ai contribuenti dai ricevitori delle imposte medesime, e se­gnatamente dai cursori, i quali, con manifesto abuso del loro ufficio moltiplicando gli atti, esiggono somme vistose con danno infinito -specialmente della classe indigente, la quale, benché più volte abbia reclamato, non ha saputo mal trovai* giustizia.
La lungagine delle cause criminali, ed il vedere bene spesso per anni ed anni anche replicati ritardato l'ultimazione dei processi, e marcire in tal guisa nelle carceri per tanto tempo centinaia e migliaja di detenuti, è un altro oggetto che cagiona universale mal-contento, e che con un sistema diverso potrebbe arrecare un van­taggio sensibilissimo anche al Pontificio erario.
Parlando poi del Commercio, è cosa indubitata che il ceto de* negozianti si trova in disesto, e bilancio ne' propri interessi il più pregiudicievole, e specialmente poi per quelli che abitano nelle Provincie sulla spiaggia marittima, o nelle altre limitrofe alli Stati esteri. Il contrabando delle mercanzie, ed anche degli oggetti di regalia, che prowengono dalle medesime, non essendo represso, ne riempie lo Stato pontificio in ogni angolo. Venendo pertanto le mer­canzie medesime vendute dai contrabandieri ad un saggio molto minore di quello possono fare i negozianti stessi, devono per ne­cessità vedere invecchiare ne* respettivi fondachi le mercanzie sda­ziate.
Le Gabelle comunicative sono annullate ad un segno, che in qualche luogo vanno ad equiparare le camerali. Tutti grida [ !] per questo peso divenuto ormai insopportabile, e specialmente poi per 51 focatico e per la Gabella sul bestiame, che la gente di campagna -specialmente negli anni di disgrazie, o di carestia, non può giun­gere a soddisfare.
Non ostante il fin qui esposto si conclude che le Provincie sono tranquille, almeno per quanto si conosce; fa duopo però avvertire che l'apparenza di una carestia generale che non è certamente esa­gerata, tiene in qualche inquietezza le popolazioni. Sembra pertan­to indispensabile che il Governo prosiegua a prendere le disposi-saoni opportune, perchè le granaglie ed i brastimi si mantenghino ad un prezzo discreto, e perchè la povera gente possa essere abili­tata a provvedersene col mezzo dei lavori pubblici Le disposizioni