Rassegna storica del Risorgimento
CARTA GIOVANNI BATTISTA
anno
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1928
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pagina
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398
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398 (ìimmuni ViiMtHUl
losi <lèl movimento mazziniano j si disse elite eoll'arresto di Itti questo aveva perduto il suo capo; il Comitato repubblicano dall'Olona o del Carta, èra. tutta una cosa, era in contatto continuo con Giuseppe Piolti de* Bianchi, clic erti come l'esponente del Partito repubblicano mazziniano in Milano, ni l'epoca dei fatti (7:2), li Corta, seri-veudo a Felice Venosta, affermava che il famoso 6 febbraio si era detto tìglio di un suo concepimento per un vespro siciliano italico,, di eni avetfa formato un'orditura intensu pS}- Forse in ciò si esagerava, perchè da mesi, mancava la diretta azione del Carta. Ad ogni modo un'autorevole influenza il Carta l'aveva esercitata.
Le circostanze emerse nel nuovo, affrettato procedimento di Mantova, finito, come ognuno sa, colie condanne che condussero alcuni al sacrificio di Belfiore, dettero materia, perdi' i giudici si ac (unissero contro il Carta, il quale con sentenza del 18 luglio venne condannato per alto tradimento per essere stato a capo di una società- segreta* la quale ebbe per scopo la repubblica e la sua violenta realizzazione e per avere dall'anno 1851 preso parte a tutte le dimostrazioni in Milano , a 20 anni di arresto da scontarsi tra i ferii nella fortezza di Olmutz in Moravia,
Le motivazioni della sentenza riguardanti il Calta, dicono: <c Carta Giovambattista da Modena, di Antonio, di anni Ci domiciliato a Milano e naturalizzato suddito austriaco, letterato, dal 1846 csoncepmta della direzione delle strade ferrate di Treviglio, celibe,. cattolico,, dal 1830 in avanti di condotta politica assai pregiudicata, già anche processato per alto tradimento, arrestato nell'ottobre 1852 quale implicato nel noto processo di alto tradimento presso PI. R. Comando di Fortezza in Mantova, e dimesso nel marzo successivo 11853) dietro la grazia sovrana sulla cessazione di quel processo contro gli altri imputati non ancora pudicati, di nuovo arrestato il 3 aprile u. s., perchè emerso imputato di altri fatti nel presente processo della sommossa popolare del 6 febbraio p. p., non compresi, in quello accennato di Mantova rf"
tàì Ricordo di aver letto su di una Strènna dei Rachìtici, credo di Milano, un articolo del Ploltl sui fatti cui qui accenno, nel quale si faceva presso il nome del Carta. Ora per quanto io l'abbia cercata non sono rtusclta n rintracciarla.
!/73) Vi accennano V. Ottoniti e G. De Castro.
(74) La sentenza oltreché negli Atti processuali si legge nella Gazzetta ai mimo n. 250, 7 settembre 1853. (Suppl. stlraord.M sentenza aggiunge (i il .fitòtft .exmerefo rilevato In processo .