Rassegna storica del Risorgimento

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DANTE ALKilllKIU
In cui grand'anima
se dopu sei secoli di duro (sdita
ora si acqueta
pienamente placata, esulterà- soltanto
piando l'Italico Vessillo
saldo stara
a Roma - Trento - Gtartzia
il REÀlTALIA
per volontà del Parlamento nazionale
decreterà
Dante riposi in Santa Croce
Ma la forte Pisino, dell'Istria, ad onta- dei ;YjS '<É isidui provvedimenti del governo austriaco, riuscì con cauta astuzia a parteeipaire proprio alle vietate feste di Firenze con ili telegramma, della sua Tappresentanza comunale, votato quasi alla, cflietìciiella iss mia seduta- del 12 maggio. Nel bel mezzo delle feste fiorentine, dopo I"inauguratone del monumento, < ui fu presente la bandiera del­l'Istria portatavi da studenti istriani, dopoché "Vittorio Emanuele rcome da relazione il giornalista triestino Antonio Antenaz, che vi si era recato a bella posta) ebbe dichiarato aBra.b. Giuliani che lo lodava per la sua opera per V Italia : Ho fatp quello che ho potuto, e sono pronto a fare il resto , sul più bello dell'accademia letteraria del 15 maggio, fu letto il telegramma : La Rappresene tanza comunale di Pisino in odierna seduta deliberò unanime as­sodarsi alla gioia della grande patria italiana in occasione delle feste pel sesto centenario di Dante . L'I. R. Luogotenente M Trie­ste andò su tutte le furie e sciolse il Consiglio comunale, che dalle nuove elezioni tornò formato come prima*
E da allora, a Dante che s'era fatto così valido patrocinatore e fautore dell'irredentismo, è rimasta nella Venezia Giulia una af­fettuosa popolarità quale non ha certamente in uesuu'altìk parte d'Italia ; la sua effigie sdegnosa e solenne ha presieduto! ;a fcatte le lotte strenuamente1 sostenute dalla combattuta e minacciata ita­lianità lungo le i'Ive dell'Adriatico, presso il quale pare che pro­prio per volere divino il poeta he è il segno della grandezza ita­liana, sia venuto a morire ; e vi sta ancora come leon quando si posa .