Rassegna storica del Risorgimento
CARDUCCI GIOSUE
anno
<
1928
>
pagina
<
150
>
Tso XV 'Qmgrmà- .Sociale M Bologna
cardavano il glorioso, l'eroico passato e pimnnundiavano tempi di battaglie, di lotte, di vicende eroiche .rivolte alla maggior grandezza d'Italia, olla, sua valorizzazione,. >m appena adesso va realizzandosi, nelle forme *i8jtàij*ate dai .poeta., per opera del fa. seismo e di Peniìlro Hu ssolini suo Duce, venivano declamati nei salotti intimi triestini. Gli interprete ià- dicitori più a>ipezza dei canti politici in quel tempo erano ì fratelli Pietro) fi Dante B8H towne, amici dì quell'eletta schiera di patriotti die facevano capo ad. A. Fortis, Giuseppe Caprai, FtètóeB Venezian.
* *
Gli studenti giuliani che frequentavano rDiiirersita di Bologna, avvicinando il poeta e parlandogli della loro passione, incitavano a venire a Trieste, a visitare la nostra tón persuasi" <d6 con una più intima comunione e conoscenza di essa, osservatore profondo come era il Carducci, avrebbe aggiunto, accanto ai versi di Dante, affermanti ili diritto d'Italia sulla tefcpa ìGgfflÉÉfe: A versi, altri serit féfiérconf ermasseD; la giustizia e la santità iella nostra causa.
*
Il poeta, ascoltando l'animo suo generoso, venne a Trieste i' 7 luglio 3178.
Fu ospite di Giuseppe Caprili, battagliera irredentista giuliano, animatore del giornale yjMpendente, lappassi onato secEt . tore dei costumi nostri, l'illustratore, 51 difensore del caraìfcfeé delle nostre terre.
Di questa visita riporto un fatto inedito.
:M 10 di luglio del 1878,: nelle ore del' pomeriggio, accompa-. gnato da un gruppo di amici triestini tra. cui Giuseppe Caprili, e Attilio Hortis, il Poeta fece una fej" e inaajteffotfa. visita -a, <3a-podistrin.
Dì essa, il giorno appresso, ffifinfiipmdonte scrisse accennando in parlicoliar modo al saluto, iijaraiastico che gli studenti di .quel Ginnasio rivolsero al poeta, al momento della sua partenza dalla citta. Questo cenno provoca, da parte dell'i, r. luogotenente di