Rassegna storica del Risorgimento
CATTANI CAVALCANTI LEOPOLDO ; GUERRAZZI FRANCESCO DOMENICO
anno
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1928
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pagina
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166
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baldi *>clte l'uuzionava JCKta a Udme, orai Milano), essi dicevano d'entrare nella lotta con la promessa di proceder sicuri Consci della giustezza e della santità della eausa e di sperare aell'aiuto dei giovani . mnÉ sorride nella sua intatta ed Mviolata purezza l'ideale glorioso della patria una ineMappoggio degli noaninì cui un'esperienza troppe volte dolorosa concesse maturità di senno , nel Bwore di cM pur tra il lavoro nuMéMMfe di. Ifcnjfefci i giorni accoglieva nel cuppalpIÉ gelimi d'ambe è di sdegno ; d'amore per gli oppressi* di sdegno per chi. ladro, sacrìlego, profana gli altari dell'amore di jpatria , È continuavano : Wà nome d'una data nefasta per noi, d'un giorno in cui In città; italiana sangue italiano fu fatto scorrere dal patibolo, noi ci siamo uniti: Eòi noi alle oppressioni . dei nostri nemici risponderemo con la rassegnazione che è dei vigliacchi, né a chi ci calpesta presenteremo obbedienti la cètSe: noi nel cuore e nell'esempio dli Guglielmo Oberdan attingeremo forza e coraggio ; da lui impaceremo ad agire; e-, icnte occorra, a .morire per la patria. E dopo aveff.fleftufc;UnJo Wk dei loro sforzi lenità politica, chiudevamo con un salutò ài IplMilS di sventura: ; idi lòtta,, eou nn.'iarrivedèrci ai fratelli redenti, quando in KOÌUM.. (capitale d'Italia, sarà proclamata l'unità poliMca della patria . Queste parole potrebbero apparire una verbosota di programma se non fossero state dettate dalla realtà, del primo biennioI di attività ? e; .però sono la documentazione dell'irredentisniu del Circolo .Éfj Cembgei igp adiliriilTiira l'espressione dell'irredentismo triestino. Ma quei giovani, agendo non-, per spirito dì emulazione ma per impulso naturale e comune delia (coscienza irredentistica, avevano anche il rispetto degli altri compagni di fede, e perciò mcliiiiavàno, nello stesso gennaio del 1891, ai dirigenti del Circolo Garibaldi come ne a fede il numero di marzo dell'erige delle Alpi Giulie -=* Conoscendo in essi a . cavalieri senza; macchia e souM Jéitira, ohè perseguendo ini fina nobile idea, per lei combattono e cefi lei vincono e assicurandoli M -non intralciare la loro jstrada, ma dceomunarsì, sulla via di Garibaldi gli uni e di Oberdan gli alti,, verso una tessa nietj M modo da poter stringersi reciprocamente la mano il dì in cui da S. Giusto sventolerà il tricolore A. La presidenza del Ciroolo Garibaldi non si mostrava poi insensibile alla commozione tóhe il gesto doveva sollevare ed avocava a sé come un dovere F* agevolare l'opera santfti di questi giovani .
In un messaggio: {Mestato 4Ìà marzo (rìferentesi 189X5- è