Rassegna storica del Risorgimento
BOLOGNA
anno
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1928
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pagina
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182
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Giuseppe Sifiimrwì. ài Pori) condannata a mortai k/d'ì mi S mèi .
E il prof. Maiali (Hot? ohe ..? riprometta. di rìclilamam da ftìmnft A'O ito mein'aum fide ibi m s! feovCnot, MM 0Mm immMmaM'altmwnviìMama g0m U4 /, indagati con ffljffltM (É0Èì 0È 'I ' Hm.fm
Ji o <//* é marna In l'atto nt3eessa,iio.y. spmutii-mtmte éb tpÒìHW M Ctfit per W to posto che occupa, non avmhbe domito 1 alcun morto essergli araro dell'alto <od invocato a/ppojjQM*
Gap. I. Lo Stato Romano dal 1849 al 1857.
Prima di parlale del processo, eh* io ho preso a tema particolare, è opportuno richiamare, almeno brevemente, le condizioni degli Staiti della Chiesa dopo la caduta della Repubblica.' Romana, quando i popoli furono ricondotti all'obbedienza del principato da ben quattro Stali : Franca, ;àiù8tr, spagna e Napoli* -G3i "ultimi due, ben-die fossero venuti più che altro per una pomposa gradassata, tuttavia anch'essi ebbero la loro partei uè! ;MuiJ recati al misero paese, sia con le violenze usate ai pMvatk sia età!' caricni del loro mante-1 nimento imposti all'erario dello Stato. .GOSÌJ i popoli, aggravati in più modi dalle misere Sortì, deila -patria, dovevano trarre maggiore argomento di angoscia e di vituperio contro il dominio pontificio.
I gemiti delle popolazioni vessate ed opjwesse dovevano rimanere senza eco.; feloj IX, c gl'interessati' che lo. ferreondavaaor bevano fatto perdere là esatta cognizione della realtà, politica e sociale, dal suo asilo di Gaeta, scioglie un cantico di grazia al Signore, che ha levato in alto il suo braccio*, ed ha comandato al mare tempestoso dell'anarchia e dell'empietà di arrestarsi ; che ha guidato le armi cattoliche per sostenere i diritti dell'umanità conculcata (sic), della fede combattuta, e quelli della Santa Sede della nostra Sovranità . E a quei popoli, che in tutti i modi avevano dimostrato avversione alla signoria del Éijpy -e ch ancora quando si trovarono oppressi dalle armi stranie, pei ÌÉp3 delle loro rappresentanze municipali avevano protestato contro la possibile restaurazione di quella, rivolge parole di amore e di pace, e li giudica non meno di Ini studiosi di vedere guarentita la libertà e l'indipendenza del sommo Pontefice per mezzo dei dominio temporale. Non starò a parlare dell'opera del cosi detto Trirnvofoiito rosso-;, non delle terribili condizioni ini 0tìi precipitarono t territori poifei nei quali bande di ladri e grassatori commisero si niunerostt e gravi onoratezze, che appena regge la mente a ripensarle,, -tanto l'anarchia trion-