Rassegna storica del Risorgimento

COTTA GIOVAN BATTISTA
anno <1928>   pagina <190>
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Tentò, cereo, uni le ,sim iftremure, le sue fatiche riuscirono quasi del lutto iimtiJB. In l'cfiH:"- lidie al.ti città BOXI tiesse maggiori vantaggi, nèlie in ali-uno di vasti venne perfino minueciaio se nnu desisteva dall'idea di porvi la disunione.
Persuaso che nella Romagna ceni vale mui gli si prestava copia di attuare i suoi progetti, andò e mandò nei pausi della Bassa Ro-magala, e perchè quivi non tanto male procedevano le cose sue, si mise in apre Fardàifeo piano eli andare a Bologna.
Non avendo dirette relazioni con alcuno, poiché gli cafcifr -é-r lessandro Castagnoli giovane heuvolnto (3) il quale aveva molti a-mici, dal medesimo sì procurò WM lettera li i*accomandazione per certo Pascili. Della medesima die , sana semplice raecomenditi-zia, quale si snol fare iicr ogni portai Jl persone di cui poco scinte-ressi lo scrivente?, sj. yalse il Signorini per presentarsi al Paselli. Uou lo trovarono, né sapendo ove abitasse, in compagnia di D.re Andrea Piancastelli di Cesena, si recò presso lo scultore Giuseppe Paeehioni il qnale era del Palili amicissimo. Questi per mi tratto di mera urnanitàV non immaginandosi mai lo scopo cui s'intendeva, credette di accompagré) il richiedente dalFamieo:.: ho accompa­gnò difaffeÉi Je- col Pacelli casualmente si trovò anche il Bonn fede il quale pete "presente al dascorsov Cosa si igiCMsCv cosa sì trattasse fra loro nomi si sa posiivaine-nte : ff ipero eoe nulla Si coìKVCifc sev 0 non si potesse 0 non si volesse dal Bolognese convenire.
Di una tale gìtai tese poi conte, il Signorini al corrispondente Franceschij e gli notìficò come egli aveva potuto dal contesto di tutti i discorsi -tenuti eoi Bolognesi argomentare che il Pascili ed il Buonafede fossero j capi del Partito costituzionale, e il Pacchio­ni del Partito Repuliblicano.
Non molto dopo a questo, e cioè nell'agosto 1854, perchè fu scoperta la corrispondenza sua col Franceschi, venne il Signorini arrestato. Tradotto davanti il Tribunale militare egli narrò le cose inalmente erano succedute, espose il gindizo da lui fatto sulle rispettive qualifiche dei Bolognesi, e ad ultimo depose precisa la relazione da lui data, come sopra., al Franceschi* Conseguenza di tali deposizioni furono gli ordini d'arresto del Castagnoli, di Pa­scili, di Buonafede fc di Pacchioni.
(8) DI Alessandro Castagnoli, gessante, rospi nitore, soldato, scienziato, (lice degnamente Bnclitìe Manaresi nelle sue Memorie , 0 pag. 59-60. Mori in Roma, poco dono WnRodiutòenl 'delia capitale li aliami.