Rassegna storica del Risorgimento
COTTA GIOVAN BATTISTA
anno
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1928
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pagina
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218
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XVI Congressi Somale èi Bofogm
Angelo Primavera prevedevano in imo statuto, compilato dal Sj elle il re di Piemonte potesse ripìgliarollnipwsa MMÉ. l'Ansfo/ e, in tale caso, dìicltiaravano elle --i sarebbero uniti all';upfes3i oaiQ* nàte-, lasciandosi indietro ogni altra ;etìspk'azi<;Me> as<5! ion ìm-jdiva sa di loro l?atotizo della politisi austropapaies wm poterai fare distinzióni di metodi, quando Ite finalità dei1 eospiarafori limila <;oinbae3ai!KpsJ!ft rm grande: e, solo fatto auspieaito, promosso, voluto: l'UtÉiÉ d'itala.
Nel ! ìpóeo dopo FaièstO del conte Pietro Pasolini-Zanelll anche il Finali ed il Manaresi subodorammo l'aito: infido Me sWI rava pure per loro.. Infatstano più chi<* potevano sul oM m là? pronti e decisi a tutto. H Finali, dopo aver passate varie iiottijrioMi da nn amico, ora da un altro, nnalmentejv quando credette di poterseli i- tornare, nella sua casa, propino, allora la polizia, subito informatane, corse per arrestarlo.
Era a Uójìtè dal 21 al 25 aprjle. Gaspare Finalà.,: vesSosi W H sì e il no, scappò da una finestra, sorpassando 3jjb aplditia ed agilità muri di cinta e cancelli.,: dalla parte di dietro dèlìk casa, riuscendo presso un sno amico Anfea Pio:Andandolo a ELeercare pure ivi, i gridarmi, si riparò in un sotto scala. Passala, m pattuglia si diresse verso la sni :csa, dove ancora erano oaau';:bitili>i-!n- l ÉIMilfe . ci f allora se ne tornò prèsso l'aniifeo Andrea Pio. Ma'anche lì nou essendo sicuro, gli diedero ospitalità il marchese Alessandro Ghini e la marcliesa Anna Bellati-Brunelli nella loro .casa* dove Finali stette, tonatovi fon ogni maggior cara, due mesi, visitatfàvavoltàt dal proprio padre. Combinate, pf e giudiziosamente, le cose opportune, nella carrozza dei Ghini il Finali uscì di Cesena, accompagnato VMIJSO il confine in località dove attendevalo un biroccino, sul quale passò in Toscana, e di là in Piemonte. Così il Finali nel processo polfóico del 1855, fu condannato solo in contumacia.
Manaresi WuoUde.
Contemporaneamente al tentativo ili arresto del Finali, usila; notte dal 2ial25 aprile 1855, fu tentalo anche quello del Manaresi.
Ero immerso nel sonno il più tranquillo narra il Manaresi stesso - - accanto alla moglie mia (aveva sposato la signora Bnrichet-ta Sambi nel settembre 1851), né avevo sentito il picchiare forte degli sgherri alla porla di casa, quando entra mio padre nella stanza e mi sveglia* dicendomi a bassa voce: Fuggite, clic è to forzai,.* Mi alzo in fretta, non del tutto vestito, con una scala sorpasso un muro divisorio con agilità di funambolo, e seendo nel! cortile della cu-