Rassegna storica del Risorgimento

COTTA GIOVAN BATTISTA
anno <1928>   pagina <219>
immagine non disponibile

Ti 7 Congresso Sociale di Boìog'tui 219
m ròcina; ove fui ricoverato,, nascosto. ; fn opera di poemi n*U niriau.Lai sera stt04Ctì'sÌ , gòffi cautela passai in altra casa, poi dimorai per ÉGj mesi, in compagnia .fteli canonico Paolo Sattyr, ni, saio di mia moglie,,Ma agi IQ1ÌZÌUtfifié Cercare il Manacesi,gli­ene nella casa di campagna del canonico ; Ma' yUie a consigliagli emigrare, benché gli pesasse per i dov.efgg{ di fmigli <-lAn*véfB> contratti col matrimonio, gxà primi del I5ÉiL lainintQ diti eonipar gni di cospirazione andò a Firenze d'onde, mnta un passaporto;; andò a Livorno, a Genova-, a Torino, dove si uni a Gaspare e ad A- mileare (Finali, ed appartenne all'emigrandone romagnola capeg­giata da Luigi Carlo Farini.
Livemm Mimm di Pleìwreiiy lilli.: il gobbo, lavoratore d'oro presso l'orefice faentino Violani, fu ai-restato, il 25 aprile. Tanto per aver meglio presente la Ssonond "da] ilIsMlJ racoMeia> ;eh/k secondo quanto ci racconta A. Comandini, amico dei più,adenti liberali di Faenza, visto mal volentieri una notte dell'ottobre 1854 capitare nella sua citta, Giovanni Pianori, il Brisiglèn, il futuro at­tentatore di Napoleone ìli, per liberarsi di quel soggetto ch'era con­siderato come un pazzoide,, tanto per dare un diversìvoÈie iè iti-tr-ci del Pianori, si lasciò scappane la frase ; Hai vogBa ;ói . ffùaL-che cosa? Va a Parigi, e ammazza Napoleones,
Il Pianori, come colpito dall'idea., pensatoci un poco, esclamò * Par Dio, ai vègli !-.. Dasiine quel quel (Per Dio, ci vado... datemi qualche cosa !...)
1 RAVENNATI
Bronzanti Augusto e Zafteroni Gregorio.
Nella stessa notte, dal 24 al 25 Aprile, dietro ordine dell'I. E,. Governo Civile e Militare, previa 'fjjjniieiTiàre e personale perquisi­zione, venivano arrestati,, ini Ravenna, Augusto Branzanti. impie­gato in quell'Ufficio delle Ipoteche,; e Gregorio Zaberoni, impiegato dell'Annona e rasci. Apparila idelitfcuoso alla polizia pontificia il fatto che ambedue erano stati sergenti della disciolta Guardia Ci­vica; e, nella perquisizione, essa aveva trovato, e giudicato gravissi­mo corpo di reato, le divide militari da essi conservate.
Monsignor Delegato Apostolico di'(Ravenna aveva proyveduto perchè' lì djùe arrestati a mezzo di traduzione straordinaria venisse­ro trasportati a Bologna. D'orni menti che tettano dell'argomento so­no! l'uà l'efiera del delegato apostolico cH Kavfeùiea L M. ÉfeÉf il