Rassegna storica del Risorgimento
DUMAS, ALEXANDRE DAVY DE LA PAILLETERIE
anno
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1928
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pagina
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229
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XVI Congresso Socialv (H Bologna 229
suddetto Archivio riservato di polizia, fra le quali una di mons. Antonio Matfceneei Vice Camerlengo di S. B. C. e Direttore generale della polizia, da Eoma, iu data 29 dicembre 1853, a mons. Gaspare Grassellini, palermitano, Commissario straordinario per le Quattro Legazioni e Prolegato a Bologna. TI Matteucci scriveva al predetto Commissario die il dramma Giovanni da Marano di A. Dumas era ributtante per. immoralità anche ai meno ben costumati, tanto che dove ne fu intrapresa la recita non si lasciò terminare . Inoltre aggiungeva che, potendo per sorpresa 0 sotto qualche pretesto tentarsene la riproduzione su qualche Teatro delle citta dello Stato Pontificio )>, era necessario che il Grassellini vietasse la recita del suddetto dramma in tutto il territorio delle Quattro Legazioni. Et Commissario straordinario, alla sua volta, il 1 gennaio 1854, rendeva consapevoli delle disposizioni del Governo, tanto mons. Arcangelo Gamberini, Presidente della Censura sulle Stampe e sui Teatri, quanto i Delegati Apostolici conte Filippo Folicaldi di Ferrara, mons. Giuseppe Milesi Pironi Ferretti di Forlì e mons. Angelo Maria Kicci di Ravenna, perchè provvedessero in conformità delle suddette governative disposizioni.
Altri documenti non si sono potuti rinvenire nel suddetto Archivio intorno al Dumas, ma anche nel 1860, il medesimo dovette incorrere nel sospetto dei Governi, quando ritornato fra noi. segui, dopo la spedizione dei Mille in Sicilia, Garibaldi del quale era fervido ammiratore, a Napoli, eleggendosi suo istoriografo e ricevendone doni e l'uso di una casa nel Ohiatamone, indotto più che da vero spirito di avventure, da un generoso impulso, a combattere con la penna, per la liberazione dell'Italia.
GUIDO PANTANELLI
I DOOWMENTIv
Viv-, 2* n. 6685. Riservata*
ni.mo Signore,
E* informato il Superiore Governo, che l'Autore Romantico Alessandro Dumas sia per prendere imbarco a Tolone per dirigersi a, Livorno,, e quindi percorrere tutta l'Italia. Avendosi fondati indizi per ritenerlo un Emissario della Propaganda Rivoluzionaria. <iccon?è che la egli respinto sul momento, qualora si presentasse