Rassegna storica del Risorgimento
PROCESSI ; CARBONERIA ; MARCHE
anno
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1929
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pagina
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11
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Processo di Cospiratori Carbonari dall'Alta Marca n
taglieria JfeJJa .vecchia amata, dal Colonnello Toudini, e dal Comandante le Truppe di lieneveiua Biagio Isernia. L'intelligenza tra maceratesi, e pesaresi veniva aiutata dalla detenzione nel Porte di Pesaro di molti compromessi Marchigiani. Allora la Rocca Qh stanza 19) ea?a considerata dal Governo Pontificio come uno dei più sicuri luoghi,; piti diveisaniente della Fortezza di Civita Castellana. .
Ma come sovente allora accadeva, era questa comune defew-'ffimSt un'occasione propizia per accordi, ed intese"favorite dall;i tolleranza è talora dalla connivenza degli stesai secondini o della forza pubblica, ffl oramai dimostrato sicuramente come fra tali classi di persone si trovavano molti .ftinipatizzaiiti per le nuove idee, molti nuche ufficialmente asciutti alla Carboneria vediamo anche più innanzi come alle trame dei Pesaresi partecipassero agenti di polizia e carabinieri, che favorivano le frequenti evasioni.
Molti dei condannati Marchigiani, per i fatti del 17, del 20 e del 21 erano stati inviati in custodia nel forte di Pesaro, deli quale era Comandante (come pure della piazza) il capitano Giustiniani e custode .Cesare Bellabarba (20). Fra essi ricordiamo Palmieri Sante, condannalo per jt fatti maceratesi del 17 e ivi/trasferito nel 1S20 : Celi Bustorgio di Montedinove, pure negli stessi fatti im- ' ! plicato: Fioretti Luigi di Monte Granare, fuggitivo da Civita Ca-stellana, - Adante Righi, Giambattista Guerra ed altri molti.
Vi si trovavano anche non pochi condannati Romagnoli: Ermenegildo Perlina e i figli Giuseppe e Paolo (21), popolani di Cesena e antichissimi patriotti, che, dopo il breve periodo di liberta
(U: - Ufa Rocca laòstonssa, fendMas xs MM. :d03! Duca Costanza 'immk>.
Signóre ài Pesare, fa compiuta dal figlio Giovanni nel 1505. Nel 3(UT sotto il
Pontefice venne notevolmente restaurata. Fu dichiarata monumento nazionale.
ma è adibita, tutfc'ora, e piova sperarlo per poco, ad uso di carcere - f. 67. TV*-
àj. WWiiw) pagine di pwìfc] M- :teté-- V. ViWZMmi tàdtih L-PeStfoóL-
CB-T,I, èwtifenMQì tu PWém ecc.
(20) Pel Bellabarba e della stftt cortesia, coi condannati fa parola tui-cliè. il Fabbri1 - * Vtiiwì ;ece-, pag. .21 a, ejie neLeaccere di Pesaro sostò iMr due giorni, allorchi' da Imola veniiivacondotto a Olivia Castellana'
g C2:ii. il Fabbri - opera succitata - narra del piacere da lui provato;,, rivedendo 11 PcrUvi nei Btorte di Pesaro il 20 Giugno 1828, allorché egli da J3j({ cona ripassava per essere trasferito a Ravenna. Intorno alla fuga .del Peritoli da Pesaro vffi ityocfiW Jftjw? mmi'lét, 'Uuste 50 e 51, ce. MXi4!, 367 u
seguenti.
Perllni Ermenegildo condannalo dal BÌvarola a 20 unni, uscito di carcere prèse pariìfì ai moti del 80 e 31 e mori esule per colera in Algeri nel 1835; T 11