Rassegna storica del Risorgimento

PROCESSI ; CARBONERIA ; MARCHE
anno <1929>   pagina <37>
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Processo M pmmtmi Oùrhottwi WAlta Marni 37
.temi lieto probabilmente; ier quella corsa estiva sull'incantevole riviera Adriatica,, era già di ritorno il 9 a Pesaro, dove la stia pgb* nenza e la sua opera; rendeyaasì sempre più necessarie. Gli arresti di mano in mano che gli atti processuali progredivano, si facevano più frequentile; il panico per la ;cli era generale, n delegato apo­stolico il 19 Luglio aveva ordinato l'arresto di Giuseppe Lombardi detto il maoccllarviio}r. che provvedeva di carne la taij>pa>;di Pietro Fagnani barbiere, e ,di Luigi Marchiai sarto. Quesiti làfcf due eran già in prigione, ma il Lombardi ribellatosi alle guardie, còl; buttandosi con loro, e lasciato in mano loro Mi cappella .gira riùscj to a mei tersi in salvo. IL 16 agosto era stato pure arrestato les-sandroni Vincenzo, calzolaio, sul quale gravavano molti .indizi, e una intima amicizia col Nini.
Prima di porre termine alla narrazione della -nostra processa­la, vogliamo tener breve parola dì due carbonari f OSSOMIforonesL
Dei più fervorosi di Fossombrona era Gaspare Bettarini, già legato di vecchia amicizia, conjgli altri cospiratori delle città vi­cine, e appartenente già al corpo dei Carabinieri. Sotto il Segno Italico aveva tenuto il grado di tenente dei Veliti Reali, poi era passato nel corpo dei Carabinieri Pontifici a eavallo con grado di brigadiere e nella compagnia, sceltili residente in Roma. (65). Cono­sceva i liberali di Fossombronjèj fraj'Cui il Buffoni dal quale era stato raccomandato a Roma. al Principe Torlonia ; conosceva di Fano i fratelli Galantara, Alessandro e Giuseppe, anch'essi già militari nel Regno Italico. Essendo allora a Fano maestro di scher­ma, vi.teneva con gli scolali frequenti accademie; dava pure pub­bliche lezioni, alle quali da Pesaro intervenivano spesso il Leonar­di, ed altri; a Pesaro stesso aveva data Accademia nella Locanda del Leon d'Oro e nel lJali!o del Oomnm. Non si può ritenere che tali accademie fossero semplici esercitazioni e rappresentazioni
sportive.
Allorché ne fu prescritto l'arresto trovavasi in Fano: a poca distanza dal famoso caffè Oivilotti fu fermato dai Carabinieri: ma afferrato forse ad arte - da un solo Carabiniere, priina che gli altri militari gli prestassero man forte, potè darsi alla fuga. Per qualche tempo vane furono le sue ricerche: visse nascosto presso nn contadino di sua moglie in quel di Fano, poi passò in quel di
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