Rassegna storica del Risorgimento

1849-1853 ;"ASSOCIAZIONE NAZIONALE ITALIANA"; MAZZINI GIUSEPPE
anno <1929>   pagina <84>
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Sa m Qniflirlturiti
accoglienza da quel (loverno. A denota i raccolsero in maggio­ranza i repubblicani, ove erano tutelati du un apposito Comitato ma anche in Firenze ed altrove stagionavano gli emigrati. Già al. declinare del 1851 la società era divenuta talmente potente e dif* fusa da far conimeli lai':* al Silvagni (4) Era timi vera potenza in visibile die si trovava per tatto, die operava dovunque e per mezzo li una stampa clandestina più diffusa, pili viva e talvolta più retta che non sia altrove la stampa libera, dirigeva l'opinione pubblica. Esaminando dumjtie le condizioni di Roma subito dopo la caduta del governo repubblicano, si nota che nonostante gli sforzi del governo restaurato per far nascere un nuovo spirito pubblico, questo non cambiava indirizzo, anzi la propaganda rivoluzionaria continuava per cura del Comitato Cen­trale, mentre l'Associazione Nazionale si estendeva rapidamente, la stampa clandestina circolava in pieno giorno come una libera stampa e le stampe mazziniane pubblicamente affisse e distribuite, si leggevano e commentavano da ogni sorta di cittadini. Quanto potente fosse in Roma l'Associazione, si può dedurre anche dalle audaci proteste di quegli indomiti cospiratori. Così ogni anno il 9 febbraio, anniversario della Repubblica., facevano essi dimostrar zioni ed accendevano fnoclii di bengala a tre colorì. TI 2(ì mag­gio '51 fu emanato dal Comitato Centrale un proclama ai Popoli dello Stato Romano per incitarli a non pagare la tassa sul commer­cio e sull'inrlustria, non fumare e non giuocare al lotto (5). 13 l'or­dine iu invero bene eseguito. Il Roncalli nel suo Diario narra eh* per tali fatti il Governo era spaventato, e si parlava spesso di mettere lo stato d'assedio alla citta, mentre si lavorava ad accan­tonar truppe* Si erano anche fatte fortificazioni e preparativi a Castel Sant'Angelo per ricévervi il Papa e i Cardinali in ca<> <li sommossa.
Mentre si osservava con grande solidai-ietA l'astinenza dal fu-mo,rie* si:.contiliim-va in quella contro il lotto, per danneggiare sem­pre più la dissestatissima finanza pontificia, cominciava l'asti uenza dai gelati, onde pregiudicare 11 governo anche nell'appalto della neve. TI 23 maggio (somma audacia!) fu pubblicamente affis­sa una stampa diramata dal Comitato Centrale degli Stati Roma-
Mjj, <'rr. DAVID SILVAONT // l'imito iPéstimw -a ' ÒMMato MM<2! Hunniiu, ojiiiHcnlo stinajBOftO a cara del Comitato di Roma - fin. 12. Èli
(5) Cfr. hmi Jloim ih Htato Pontificio dal IH/,9 ai im. - Voi. II Pl>. 05. 90