Rassegna storica del Risorgimento

1849-1853 ;"ASSOCIAZIONE NAZIONALE ITALIANA"; MAZZINI GIUSEPPE
anno <1929>   pagina <87>
immagine non disponibile

Q. Moismni e fr m) tteyitaéi'M Éùma W
infatti, ohe egli nella stia, quali fica li Direttore,. jmtm ad * Bini liaaio- ossia a Giovanni Righi Lambertini capo del Coinifètffeo "ba lognese, cosi si esprimeva intorno a<l essa:
<c,frima di entrare in argomento stimo necessario accennai'n come sia composta questa Direzione Centrale, che voi erronea­mente supponete personificata nel Cittadino: Marco; Or sappiate che la Polizia Gallo-Pontificia non lascia ai romani pure una mil­lesima parte della individuale libertà che lascia a voi il Tedesco.
11 perchè mentre a voi è possibile tenere adunanze di 4, di 6 e di
12 individui, in Roma bastano appena le Catacombe a proteggere due repubblicani clie vogliono confabulare insième un sol quarto d'ora. E però nello sciogliere il Gomitato Neutrale la cui azione era divenuta impossibile, e nel costituire la Direzione Centrale che gli succedette, Si stimò necessario affidarne la rappresentanza, -ai: persola che potesse mantenersi immune da qualunque sorve­glianza politica. Si cercò un proscritto ohe consentisse a rimanere in Roma celato in una tana senza vedere mai luce, e respirare aria libera. Al prosciutto nascosto spetta il rappresentare la Direziour in faccia alle Provincie e all'Estero, ma la Direzione non consi­ste in lui,, egli non può deliberare nulla senza prima intendersi con coloro che compongono il Consiglio della Direzione, i quali soltanto conoscono l'asilo che lo nasconde, e va penetrano quando bisogna clandestinamente, e. sempre disgiuntamente fo.
Il Direttore Giuseppe Petroni non era certo nuovo alla vita delle cospirazioni : aveva egli fin dai suoi giovanissimi anni abbrac -cìata con entusiasmo la causa liberale; quando, nella notte del I febbraio 1831, era scoppiato in Bologna il moto, egli era corso tra i primi ad arruolarsi volontario nella Legione Pallade, che era il Corpo di Guardia Nazionale, composto dagli studente .'universitari Bolognesi. Nel 1832, già iscritto alla Giovine Italia,- entrò nella setta carbonara .detta MUilMa Apofo-iinene . Sospettato !S .frat­to in arresto il 28 settembre'3i, tu assoggettato a giudiziale pro-cedura politica, ma fu poi dimesso dal carcere dietro semplice m-ghmzione di osservare un precetto, che peraltro gli fu di grande danno neH'esercizio della sua professione. Venuto in Roma, forni­to qnal'era di vivace intelligenza e spiccatissima inclinazione per le discipline giuridiche, non tardò a farsi apprezzare tanto che nel 1845 ammesso all'esperimento U0JJÌ fu." subito dichiarato avvocato del Tribunale della 8. Rota, a votazione plenaria,-fai ciò non gli impedi di seguitare con vivo ardore te- con tenacissimo prò-