Rassegna storica del Risorgimento
1849-1853 ;"ASSOCIAZIONE NAZIONALE ITALIANA"; MAZZINI GIUSEPPE
anno
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1929
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pagina
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89
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oudotto nelle prigioni di Montecitori*, 'dulie rimili l'u dimesso t 24 dello stesso mese con ingiunzione di partire da Konia entro lì giorni. Ma egli anziché ubbidire, il giorno 13 luglio, ultimo concessogli, scompariva, nascondendosi in un luogo di campagna distante da Koma poche miglia. Sciolto nel settembre *51 il Comitato Centrale Interno, Giuseppe Petroni fu letto Direttore nella nuova Direzione, Come tale egli per oltre due anni nascosto In Koma e vicino Roma, ora in un luogo, ora in un altro, condusse mia vita-piena li stratagemmi per sfuggire alla Polizia, mentre aiutato da nume) osi aderenti a IT Associazione, lavorava ad estendere la cospirazione, corrispondendo prudente, energico, attivo con tanti patrioti di Italia e fuori d'Italia, e tra quest'ultimi, principalissimo Ginseiipc- .Ma zzin i.
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Chiudendo Ojra M lunga parentesi, torniamo a parlare della nuova Direzione Centrale. Questa, uell'assumerc il potere, diramava un manifesto ai Popoli delle Provincie in data settembre ?5i. in cui annunciava il proprio programma : utilizzare l'Associazione compiuta; predisporre tutti i mezzi d'azione per la guerra insurrezionale, assistere gli uomini che sarebbero stati chiamati al Governo. Nello stesso proclama si discuteva lungamente intorno alle fazioni avverse, costituzionale e fedexulista ed intorno ai loro-rispettivi programmi politici, per coneludere che buono era soltanto il sistema suggerito dal Comitato Centrale Kuropeo, onde riuscire felicemente nell'impresa. Si dichiarava inoltre, senza più reticenze, che la lotta, per l'indipendenza e l'unità nazionale non avrebbe dovuto ingaggiarsi se non in nome del principio repubblicano. .
Ecco dunque che il proclama redatto dai nuovo Direttore, repubblicano di pura fede, dimostra chiaramente quale fosse l'indi-i-izzo che egli, fedelissimo interprete di Mazzini, intendeva dare-all'Associazione. K ciò agli si affrettò a fare, secondo il suo stesso dire, per tema che il tacere più a lungo la parola Repubblica, generasse confusione ed anarchia fra gli. stessi repubblicani, poiché da alcuni si andava sussurrando aver Mazzini compromesso il principio repubblicano col cedere terreno alla fazione regia costituzionale.
TI settembre 1861 entrò in vigore il nuovo regolamento degli Stati Romani, per il quale il Governo Centrale veniva affidato ad