Rassegna storica del Risorgimento

1849-1853 ;"ASSOCIAZIONE NAZIONALE ITALIANA"; MAZZINI GIUSEPPE
anno <1929>   pagina <99>
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0. Mazzini e i Suoi seguaci di Roma 99
lonza è stata inai riconosciuta la Piemonte dalla Associa/ioni* Na­zionale, ma gli emigrati delle varie Provincie italiane, tranne Co-loro, e non -furono pochi, Uè disonorarono la causa comune, furo­no sempre riconosciuti, specialmente dai fratelli della Liguria, come membri di una sola famiglia. Posto ciò, provvederete in gui­sa che per abbraccia re l'idea per se utilissima della compilazione di un periodico e per soccorrere gli infelici che dalla oppressione degli attuali Governi siano costreti' ad abbandonare una parte d'Italia per rifugiarsi in un'altra, siano create due distinte com­missioni, le quali per vostro'-argano corrispondano con questa Direzione Centrale, e colle Provincie limitrofe alla Toscana colle quali avete già contatti stabiliti a mezzo del nostro CommÉario. Il periodico prese il ìiome di Bollettino settimanale dell'Associa­zione Nazionale- , e ne. fu anima il Sarda. Lo Staffetta poi, come versatissimo nelle Scienze economiche, fu invitato dal Petroni .stesso ad aprire con Ini una corrispondenza accademica, per lo stu­dio dei grandi problemi economici che dal Governo insurrezionale, si sarebbero dovuti risolvere. Era questa infatti la più grande preoc­cupazione del Direttore dell'Associazione; in una sua lettera del 17 agosto '52 ali , Cittadino Martinati, così si esprimeva al ri­guardo : Ora ponderate quanto riservatissimamente, sono per dir­vi: Io Venero Giuseppe Mazzini come si venera un angiolo, lo ri­conosco come l'nomo necessario all'Italia, anzi all'umanità, di cui sa comprendere la missione e i destini. Tuttavia non mi faccio il­lusione sul Comitato Nazionale, perchè, tolto Mazzini, non vi re­sta nulla. Consegue da ciò che la missione di rappresentare l'Itali** nell'alleanza delle Nazioni, la missione clic diremo internazionale, non potrebbe meglio adempiersi.
Noi dobbiamo esser tranquilli, per questo rapporto, come ugual­mente dobbiamo esserlo per ciò che riguarda la predisposizione del moto nazionale. Ma dove si tratta di organizzare non il mot ma il Governo dell'insurrezione, ciò è fuori della sfera che ab­braccia Mazzini, e prevedo purtroppo che se non prepariamo noi nell'interno nessuno prepara al di fuori. Ho le mie idee ma non mi sento il coraggio di attuarle, 0 di proporle a chi dovrà attuarle.,.. se non trovo prima con chi discuterle.
In Boma è sublime il Popolo, ma di specialità intelligenti si manca affatto .
13 proprio mentre le relazioni tra i due Comitati, erano più strette e feconde di bene alla causa, intervenne improvvisamente