Rassegna storica del Risorgimento

1849-1853 ;"ASSOCIAZIONE NAZIONALE ITALIANA"; MAZZINI GIUSEPPE
anno <1929>   pagina <107>
immagine non disponibile

'* Mattini o '4 moi Mjfiuaoi d'I Jtouw 107
poi fu .accolto- ìeon snlììciente beucvolenza, malgrado l'acerba op­posizione dei repubblicani, che non ani metteva no per nessun motivo le transazioni politiche, anche se poggia-te su basi nazionali.

Ma- passato presto il primo momento di smarrimento e di di­sorganizzazione, il partito repubblicano in Roma tornò all'assalto. A sua volta pubblicò, nello stesso mese di aprile, una Protesta contro le parole stampate in nome dell'Associazione Nazionale olla data del 9 Aprile 1853 (le). Si accusava contenere quel ma-ncjlesto una serie di menzogne storiche., con una conclusione logi-eamente falsa e praticamente impossibile. Si accusavano i dissi­denti di anteporre il concetto di indipendenza al concetto della rivoluzione, pei* portare una ferita mortale all'Italia Repubblicana colpendola in Roma, suo centro di vita : i fusionisti, malvagia­mente, tentano spingere l'Italia al divorzio dalla Democrazia straniera e così annientarla isolandola, si diceva.
Era dunque cominciata in Roma- quella dolorosa lotta di par­titi concorrenti, la quale, se nelle sue ultime conseguenze fruttò un bene alla causa, perchè i partiti nelle lotte intestine si purifica vaftp, ;Piò non toglie clie essa allora. ostacolando il rapido raggiun­gimento dello scopo che entrambi i parliti si proponevano, ed age­volando l'opera della polizia, alla quale non mancarono delatori, arrecasse danno.
Riguardo alle fiere parole che si rinvengono ovunque negli scritti dei Puri in danno dei Fusi, molti sono i dissensi che m potrebbero rilevare, ma noi ci appagheremo di notare che è assurda la rinnegatone che si faceva di essi, italiani, chiamandoli nemici, cosi com'è /ciascuno è in grado di intendere quale concetto assurdo ed antilogico fosse quello di ritenere per straniero e ne-Meo della dazione, un Ile italiano, quale il Sabaudo.
*
Giuseppe Mazzini,, tornato da Lugano a Londra, con la morte nell'anima, dopo 'insuccèsso del 6 lieto., si pose con tutta la sua meravigliosa atti-i vita, a studiare quali fossero le ètLUse del mal suc­cesso, quali i mezzi niigl.ior;i per rialzare le spjfcasnze abbattute per isti tùvmlÉ partito i repubblicani eìife se ne erano allOritav
iU); yAp'iennMee, dori. H/